allergia

Ultimo aggiornamento: 16/04/2024

Con l’avvento della primavera, un evento atteso con gioia da molti, inizia anche un periodo di tormento per milioni di italiani affetti da allergie stagionali. È un fenomeno in costante aumento, in parallelo con l’incremento globale delle temperature. Con il graduale aumento dei gradi, le piante prolungano il loro periodo di pollinazione, scatenando una serie di sintomi spiacevoli per chi soffre di allergie: ostruzione nasale, rinite, tosse persistente, prurito cutaneo, attacchi d’asma e congiuntivite rappresentano solo alcune delle manifestazioni che possono affliggere i soggetti allergici durante questa stagione.

Tra le tante forme di allergia, in molti soffrono anche dell’allergia al cipresso (con pollini trasportati dal vento) o ad altre piante della medesima famiglia (Cupressacee) come ad esempio il ginepro e la tuja. Il picco della pollinazione, varia dal nord a sud Italia, generalmente va da gennaio a marzo nelle parti più a nord del Paese, a Sud Italia, e in altre aree della Mediterraneo, la pollinosi da cipresso può avere inizio già da metà novembre e allungarsi fino giugno inoltrato.
Questa forma di allergia, che ormai interessa quasi il 10 per cento della popolazione, può essere diagnosticata tramite il Prick test oppure, qualora questi non fornisca risultati apprezzabili, tramite il Rast test o l’ISAC test.

Allergia al cipresso, alimenti da evitare

Non tutti sanno che per tenere sotto controllo l’allergia, è importante prestare attenzione anche ai cibi che portiamo in tavola durante la stagione del polline, esistono infatti alimenti che accentuano le allergie stagionali (cross-reattività). C’è comunque da dire che la sensibilità è altamente soggettiva.  Chi soffre di allergia al cipresso non dovrà comunque preoccuparsi di non poter consumare la frutta, questa forma di allergia, a differenza di altre, fortunatamente non comporta nessuna cross-reattività.

Bisogna invece evitare di consumare alimenti contenente alti livelli di istamina, come ad esempio, pesce in scatola (sardine, tonno, sgombro, acciughe, aringhe), pesce affumicato (aringa, salmone), spinaci, crauti, pomodori (soprattutto se inscatolati), vino rosso, lievito, birra, alcolici, formaggi fermentati e stagionati (fonte), oppure cibi che stimolano il rilascio di istamina da parte dell’organismo: agrumi, pere, avocado, banane, ananas, fragole, cioccolato/cacao, albume, caffè, noci, mandorle, nocciole, anacardi, carne di maiale, molluschi e crostacei, latte, ad esempio. Scopri le cure naturali per far fronte ai problemi causati dalle allergie alla pelle.

Foto di Corina da Pixabay

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