Una svolta nella diagnosi dell’Alzheimer arriva dagli Stati Uniti: la FDA ha approvato il primo esame del sangue in grado di individuare precocemente la malattia neurodegenerativa. Sviluppato da Fujirebio Diagnostics, il nuovo test rappresenta un passo avanti fondamentale nella lotta contro il morbo di Alzheimer, una condizione che colpisce circa il 10% delle persone sopra i 65 anni e che si prevede possa raddoppiare entro il 2050, diventando una delle principali emergenze sanitarie a livello globale.
Come funziona il test del sangue per l’Alzheimer?
Il test misura il rapporto tra due proteine presenti nel plasma: il β-amiloide 42 e il β-amiloide 40. Questo rapporto è altamente correlato con la presenza delle placche amiloidi nel cervello, uno dei principali biomarcatori della malattia. Fino ad oggi, queste placche potevano essere rilevate solo tramite PET cerebrale o tramite analisi del liquido cerebrospinale (CSF), procedure costose e invasive.
Grazie a un semplice prelievo di sangue, sarà ora possibile valutare il rischio di Alzheimer in pazienti con sintomi cognitivi iniziali, in modo rapido, accessibile e non invasivo.
Una diagnosi precoce per terapie più efficaci
Attualmente, la FDA ha approvato due trattamenti che agiscono sulle placche amiloidi: lecanemab e donanemab, entrambi anticorpi monoclonali somministrati per via endovenosa. Questi farmaci non curano la malattia, ma rallentano il declino cognitivo, soprattutto se somministrati nelle fasi iniziali.
“Un marcatore del sangue potrebbe darci anche un decennio di preavviso”, affermano i neurologi coinvolti negli studi clinici. La diagnosi precoce, infatti, consente di intervenire tempestivamente con trattamenti che possono preservare la qualità della vita e ritardare la perdita di autonomia dei pazienti.
L’importanza dell’approvazione FDA
“L’autorizzazione odierna rappresenta un passo importante per la diagnosi dell’Alzheimer”, ha dichiarato Michelle Tarver, del Center for Devices and Radiological Health della FDA, sottolineando l’importanza di una diagnosi accessibile e tempestiva.
Il test è autorizzato per uso clinico su pazienti che mostrano segni di decadimento cognitivo, e i risultati dovranno essere interpretati insieme ad altri dati clinici, come anamnesi, test neuropsicologici e imaging cerebrale.
Una malattia in crescita
Secondo l’Alzheimer’s Association, nel 2024 sono circa 6,9 milioni gli americani sopra i 65 anni affetti da Alzheimer, e il numero è in costante aumento. Il morbo rappresenta la forma più comune di demenza e una delle principali cause di morte negli Stati Uniti e in Europa.
“La malattia colpisce più persone del cancro al seno e della prostata messi insieme”, ha ricordato Marty Makary, commissario FDA, auspicando che nuove tecnologie come questo test possano cambiare il corso della malattia.