Ultimo aggiornamento: 09/10/2024
Il suo nome scientifico è Pleurotus eryngii, stiamo parlando dei funghi selvatici cardoncelli; carnosi, saporiti e compatti questi funghi, poco conosciuti, sono davvero prelibati quasi al pari del più noto fungo porcino.
Nell’antichità al Cardoncello erano addirittura riconosciute proprietà afrodisiache; oggi, anche grazie all’adozione nelle cucine di grandi chef, il cardoncello si sta diffondendo e sono sempre di più le persone che amano coltivarlo in casa; si, perché in commercio sono disponibili da qualche anno Balle di Funghi Cardoncello, particolari ballette nelle quale sono state fatte attecchire colture micotiche controllate che consentono, in piena autonomia, di coltivare i funghi e poterne così godere a proprio piacimento.
Il cardoncello, a basso contenuto di grassi e alto contento proteico è disponibile in commercio da settembre a febbraio circa, si contraddistingue per il gambo vistoso, di colore bianco, con cappello marrone, con lamelle sottili bianche o rosate; a seconda dei luoghi di provenienza, tipicamente Lazio, Puglia, Calabria o Basilicata questo fungo è anche conosciuto come Ferlengo, Ferula o Cardarello. Nelle zone intorno Alghero e Sassari, è anche conosciuto come Antunna.
Dove comprare le ballette di funghi cardoncelli
Le ballette possono essere acquistate online. Quella in foto (clicca sulla foto in basso per acquistarla) è una balletta che nella sua intera produzione può arrivare a fornire fino a 3Kg di cardoncelli, 2Kg per il primo raccolto e circa 1Kg per il secondo. Al momento della raccolta i funghi non vanno tagliati ma semplicemente sradicati con delicatezza. La balletta va sistemata in una cassettina o in una vaschetta e ricoperta con un paio di centimetri di terriccio; le Balle di funghi cardoncelli vanno quindi innaffiate quotidianamente con acqua nebulizzata; il primo raccolto, nelle giuste condizioni, può avvenire anche dopo soli 10 giorni.
Come cucinare i funghi cardoncelli
I cardoncelli possono essere consumati cotti o crudi a fette; ottimi se arrostiti, trifolati in padella con peperoncino e prezzemolo, ma anche infarinati e fritti, oppure, per un piatto più leggero, gratinati al forno o abbinati alla polenta. Come già sottolineato, la particolarità di questo fungo è data dalla sua consistenza che rimane tale anche dopo cotto, rendendolo quindi idoneo alla preparazione di numerose ricette. Il cardoncello si abbina bene anche ai primi piatti: pasta e patate con funghi cardoncelli, farfalle con zucca, cardoncelli e taleggio, paglia e fieno, cardoncelli e panna ad esempio. Se ami i funghi clicca sulla foto in basso e scopri questa deliziosa ricetta.