Ultimo aggiornamento: 28/03/2024

I pomodori sono forse l’ortaggio più coltivato in assoluto, chiunque possegga un piccolo orticello ma anche un terrazzo che possa ospitare dei vasi (scopri come coltivare i pomodori in vaso), ne può approfittare per piantare i pomodori e goderne appieno per tutto il periodo estivo. In commercio esistono diversi concimi biologici per fertilizzare i pomodori e ottenere tanti frutti saporiti (sapete che i pomodori sono frutti e non verdura?), tuttavia esistono fertilizzati naturali, dai più ignorati, che spesso abbiamo a portata di mano in tutte le nostre abitazioni. Per una buona resa e qualità dei frutti, i pomodori hanno bisogno di potassio e altri elementi che possono essere forniti dalla cenere di legno,  si proprio quella che spesso buttiamo via dai nostri camini. Capiamone di più.

Usare la cenere come concime per pomodori

La cenere di legno è un’ottima fonte di calcio e potassio, non solo, l’uso delle ceneri nell’orto fornisce anche molti degli oligoelementi di cui le piante hanno bisogno per prosperare. Le ceneri sono anche una grande fonte di fosforo, la “P” che troviamo spesso presente nei numeri “N-P-K” presenti sull’etichetta di ogni fertilizzante e che favorisce la fioritura e la fruttificazione delle piante, anche di pomodoro. Tuttavia è povera la cenere è povera di azoto, tienilo a mente quindi se decidi di impiegarla come concime per altre piante.

La cenere come fertilizzante va sempre usata con parsimonia, meglio se aggiunta al normale compost; a contatto con l’acqua la cenere di legno produce liscivia e sali che in piccole quantità non causano problemi, ma che in quantità maggiori potrebbero finanche far morire le giovani piantine. Se le ceneri sono costituite principalmente da legni duri, come ad esempio la quercia, i nutrienti e i minerali in essa presenti saranno molto più consistenti, viceversa da quanto accade per cenere provenienti da pini o abeti.

Il fosforo presente nella ceneri rimane attivo nel terreno per lungo tempo, non è quindi opportuno impiegare la cenere come fertilizzante ogni stagione, una concimazione ogni due anni va più che bene. Inoltre, l’azione del fertilizzante a base di cenere non è immediato, sono necessari un paio di mesi prima che il potassio diventi disponibile per le piante.
Puoi concimare le tue piante di pomodoro con mezzo bicchiere di cenere, coprendo la stessa con terriccio o compost, così da rendere i nutrienti più rapidamente disponibili per le piante. Puoi anche aggiungere la cenere ai concimi compostati per bilanciare il loro contenuto di nutrienti: usa piccole quantità di letame di mucca, una buona quantità di sterco di cavallo compostato (ricco di azoto) e una quantità ancora maggiore di letame di pollo (il più ricco di azoto), mescola per bene la cenere nei concimi sopracitati, lasciando riposare il composto per una settimana o due prima di distribuirlo in piccole quantità vicino alle piante di pomodoro.

Se per i pomodori la cenere può essere un ottimo fertilizzante, così non è per altre tipologie di piante, l’estrema alcalinità della cenere (aumenta il pH e diminuisce l’acidità del terreno) può stressare o addirittura uccidere le piante che amano un terreno acido, ad esempio azalee, rododendri, camelie e mirtilli.

Concime organico per pomodori. Ideale per tutte le varietà di pomodoro ma anche per tutte le orticole a frutto: zucchine, cetrioli, zucca, melone, melanzane etc

Cenere come concime per pomodori

Secondo una ricerca condotta da un gruppo di scienziati dell’Università di Kuopio (Finlandia) e apparsa sul magazine Journal of Agricultural and Food Chemistry, l’urina umana e la cenere di legno producono un fertilizzante di pomodoro molto potente, aumentando notevolmente la crescita delle piante e la resa dei frutti, quasi quanto avviene impiegando i fertilizzanti convenzionali.

Nel test in serra i fertilizzanti a base di urina e cenere hanno approssimativamente quadruplicato la produzione dei frutti rispetto alle piante di controllo non fertilizzate. I ricercatori stimano che il prodotto della minzione di un singolo individuo potrebbe fertilizzare fino a ben 6.300 piante di pomodoro all’anno, producendo più di due tonnellate di pomodori!
Secondo gli studiosi, nei test effettuati, l’aggiunta di cenere, rispetto all’utilizzo della singola urina, avrebbe permesso di ottenere piante e frutti più grandi.

Si tratta di una ricerca scientifica da prendere ovviamente con le pinze e realizzata prendendo tutte le dovute accortezze: nella fattispecie, le urine impiegate nello studio finlandese prima dell’uso sono state conservate in particolari condizioni per sei mesi; c’è inoltre da considerare che le piante sono spesso altamente avverse al sale e sembra ragionevole pensare che la salinità delle urine potrebbe essere dannosa a dosi abbastanza elevate. I ricercatori avvertono anche che se l’urina è di solito priva di microbi dannosi, generalmente presenti nella materia fecale, occorre prestare particolare attenzione per evitare il contatto diretto tra il fertilizzante a base di urina e le piante stesse così da prevenirne eventuali contaminazioni.

Altri usi della cenere di legno nel giardino

La cenere di legno è utile anche per il controllo dei parassiti. Il sale presente nella cenere è in grado di annientare i fastidiosi parassiti come ad esempio le lumache; per questo scopo è sufficiente cospargere di cenere la base delle piante attaccate da parassiti, avendo l’accortezza di rinfrescare la cenere ogniqualvolta questa si bagni.

Trucchi per coltivare pomodori perfetti

1. Per coltivare i pomodori scegli un’area particolarmente soleggiata; i pomodori richiedono molta luce, quindi sole pieno per almeno 6-8 ore al giorno. Puoi coltivare i pomodori anche in zone non particolarmente soleggiate, in questo caso la resa e il sapore faranno la differenza in negativo. Una particolare specie di pomodoro, conosciuta come pomodoro Cencara, è rinomata per la sua eccezionale produttività; questa pianta rustica produce frutti succosi di piccole dimensioni, caratterizzati da una forma ovale allungata e un vivace colore rosso. La Cencara si distingue per la sua resistenza alle malattie e alle basse temperature, rendendola una scelta ideale per i coltivatori che desiderano ottenere raccolti abbondanti e di qualità anche in montagna o in zone in cui le condizioni climatiche non sono delle migliori.

2. Un buon terreno è fondamentale per la rese delle tue piantine: aggiungi al terreno che le ospiterà del compost e altre fonti di materia organica che fornisce sostanze nutritive, aumenta la capacità di trattenere l’umidità.

3. Utilizzare concimazioni con fertilizzante bilanciato. Spesso la materia organica può fornire molto, a volte tutto, delle esigenze nutritive dei pomodori. Non fertilizzare troppo, un eccesso può ridurre la resa e causare altri problemi come il marciume della fioritura. Un colore delle foglie troppo marcato, verde scuro quasi bluastro, può indicare un eccesso di azoto.

4. Un corretto apporto di acqua. L’irrigazione eccessiva elimina i nutrienti dalla zona della radice, le danneggia e favorisce le malattie. Scavare qualche centimetro vicino la base delle piante, afferrare una manciata di terra e verificare che sia abbastanza umida per formare una palla che non si sbricioli facilmente, senza acqua in eccesso che sgocciola. Durante l’irrigazione, cerca di mantenere il fogliame asciutto. In caso di marciume apicale, il terreno dove sono stati coltivati i pomodori potrebbe essere carente di calcio, in questo caso leggi come arricchire il terreno di calcio.

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