Ultimo aggiornamento: 11/04/2024
Le cocciniglie sono dei fastidiosissimi insetti, molto piccoli, difficili da individuare, che si annidano nella parte inferiore delle foglie delle piante da giardino (soprattutto limoni e altri agrumi, ma anche ginestre e acacie) e da appartamento. Quasi sempre a colpire la pianta sono le femmine dell’insetto, che hanno peculiarità ermafrodite, riescono quindi a riprodursi in modo autonomo autofecondandosi. Da particolari specie di cocciniglia, Dactylopius, Dactylopius coccus e della specie Kermes vermilio, si ricava il colorante E120, un colorante alimentare tanto discusso e presente in innumerevoli prodotti che consumiamo quotidianamente.
La cocciniglia, una volta attaccata la pianta, ne succhia la linfa vitale, se non debellata può far deperire e morire la stessa. La cocciniglia emette una sorta di melata zuccherina molto appetitosa per alcuni insetti e funghi; in particolare sulle piante attaccate dalla cocciniglia è facile notare la presenza di molte formiche, coccinelle e vespe; le formiche sono attratte dalla sostanza zuccherina presente sulle foglie, coccinelle e vespe, invece, svolgono un’attività predatrice. Proprio su questa melata zuccherina è facile anche riscontrare la formazione di fumaggini, funghi dal colore nero che crescono e si nutrono della melata.
La cocciniglia si differenza in diverse famiglie (se ne contano più di 7000), quelle che attaccano gli agrumi, tra le più diffuse nei nostri climi, sono la cocciniglia rosso forte (Aonidiella aurantii) e la cocciniglia cotonosa-solcata (Icerya purchasi), quest’ultima riconoscibile per la produzione di una muffa bianca che ricopre la superficie delle foglie attaccate.
Le piante vengono generalmente attaccate dalla cocciniglia a fine primavera, con una manifestazione evidente dell’attacco nei primi giorni autunnali. La cocciniglia preferisce attaccare le piante che vengono concimate con sostanze ad alta presenza di zinco, poste in aree poco umide e poco ventilate. L’insetto si annida generalmente nella parte inferiore delle foglie, lungo le nervature, oppure nelle parti della pianta dove viene comodo stratificarsi. Tra i sintomi che lasciano supporre la presenza di un attacco, l’ingiallimento delle foglie, la comparsa di macchie e il raggrinzimento delle foglie.
Cocciniglia. Rimedi naturali e non per combatterla
La cocciniglia è difficile da debellare, soprattutto perché il corpo dell’inserto è protetto da una sorta di mantello formato da secrezioni cerose, ecco perché si ricorre a metodi che cercano di distruggere la cocciniglia per asfissia.
Un primo metodo naturale consiste nel riporre dell’alcool puro all’interno di uno spruzzino e di vaporizzarlo sulle aree colpite dalla cocciniglia. L’alcool ha infatti il potere di sciogliere lo scudo protettivo dell’insetto. Si consiglia di compiere nelle ore più fresche della giornata, al mattino molto presto, o la sera, andrà ripetuto più volte fino alla completa uccisione degli insetti. Se la pianta è dimensioni contenuta, invece di vaporizzare l’alcool è più opportuno imbevere un dischetto di cotone con alcool e passarlo direttamente sulle zone colpite dalla cocciniglia.
Ancora più efficace è una soluzione composta da sapone di Marsiglia diluito con acqua e olio. Nella fattispecie si sciolgono 100 grammi di sapone in 600-700 ml di acqua, quindi si aggiungono 100ml di olio di semi e si spruzza il miscuglio sulle parti interessate dal problema. Il trattamento andrà ripetuto una volta a settimana – sempre nelle ore meno calde – per almeno quattro volte.
Altri rimedi contro la cocciniglia
Se i procedimenti sono elencati non dovessero dare i risultati sperati, come rimedio alla cocciniglia puoi optare per una soluzione a base di olio minerale bianco; questa sostanza, derivata dal petrolio, è in grado di provocare la morte delle cocciniglie per asfissia.
Si tratta di un insetticida-acaricida ammesso in agricoltura biologica che agisce formando una sottile pellicola che ricopre il corpo delle cocciniglie. Oltre a essere efficace per combattere le cocciniglie, l’insetticida è anche ottimo per debellare uova di afidi e di ragnetti rossi presenti su agrumi, pomacee, drupacee, olivo e piante ornamentali in pieno campo. Il prodotto può essere impiegato in qualunque stagione, anche se il periodo ideale è quello di fine inverno, periodo durante il quale si stanno per schiudere le uova e le cocciniglie sono più vulnerabili. Se decidi di impiegare questo prodotto, ricorda che gli eventuali frutti trattati con l’insetticida possono essere mangiati 20 giorni dopo il trattamento.
Discorso diverso per le cocciniglie radicali che si annidano tra la terra e le radici; questo insetto è più difficile da scovare, se affligge le piante in vaso (generalmente le piante grasse) è necessario esplorare le radici, si svasa la pianta e si verificare se tra terra e radici sono presenti gli insetti. Nel caso di infestazione il consiglio è di non utilizzare l’olio minerale, che danneggerebbe le radici della pianta, ma provare con un dischetto di cotone imbevuto di alcool, così come si fa con le foglie, tuttavia, qualora l’infestazione sia non gestibile “naturalmente”, sarà necessario ricorrere a prodotti specifici che agiscono per contatto.
Uno dei migliori l’insetticida sistemico. è il Closer PFnPE della Compo, un insetticida che puoi comprare qui. Oltre a essere utile per combattere la cocciniglia radicale, il preparato permette anche di proteggere le più importanti colture frutticole, orticole, ed ornamentali dall’infestazione di aleurodidi, afidi, cicaline, metcalfa, dorifora della patata, etc. Una curiosità, sapevi che molti afidi e pidocchi (in alcuni casi anche la cocciniglia) possono essere debellati con l’aglio? Leggi qui come impiegare l’aglio per combattere afidi e altri insetti.