Ultimo aggiornamento: 08/04/2024
Il calcio, elemento essenziale per il terreno, svolge una funzione cruciale nel favorire la crescita ottimale delle piante e nella promozione della fruttificazione. La sua presenza in quantità adeguate è fondamentale per garantire che le piante producano frutti di qualità superiore, caratterizzati da dimensioni generose, consistenza solida, colorazione vibrante e una forma uniforme.
Quando le piante ricevono un apporto adeguato di calcio, possono sviluppare radici robuste e assorbire nutrienti in modo più efficiente, promuovendo così una crescita vigorosa e una maggiore resistenza alle malattie e agli stress ambientali. Inoltre, il calcio contribuisce alla regolazione del pH del terreno, mantenendo un ambiente ottimale per l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante. Pertanto, è fondamentale assicurare una corretta fertilizzazione che includa un adeguato apporto di calcio per massimizzare la resa e la qualità dei raccolti agricoli.
Nei terreni questo prezioso minerale si trova particolarmente nei terreni calcarei, sottoforma di carbonati o solfati, in quest’ultimo caso soprattutto nei terreni gessosi. In linea generale nei terreni a base acida il calcio è meno presente.
La mancanza di calcio nel terreno si manifesta con rotture e lesioni a livello del fusto della pianta, foglie secche, marciume a livello apicale (soprattutto nei pomodori), buccia del frutto spaccata (particolarmente nei frutti del pero e del ciliegio), butteratura amara (mele e altre pomacee). In aggiunta, sulle foglie si possono osservare deformazioni e clorosi inter-nervali con necrosi e conseguente caduta, colore opaco, deformazione, curvatura, sovente anche disseccamenti degli apici vegetativi e dei margini fogliari. La carenza si manifesta dapprima sulle foglie più grandi e più datati.
La mancanza di calcio nel terreno può anche essere dovuta a una eccessiva concimazione con azoto, che aumenta la produzione di foglie e contestualmente la richiesta di calcio, oppure una spropositata presenza di potassio, minerale che ostacola l’assorbimento del calcio.
Come arricchire il terreno di calcio
Se ci troviamo nelle condizioni di mancanza di calcio, possiamo trattare il terreno affinché si riequilibri il deficit. La parola d’ordine è additivi, calce o gesso, a seconda del pH del terreno da trattare, la calce nel caso di pH da innalzare, il gesso per mantenere inalterato il pH. Se il terreno da trattare è di piccole dimensioni possiamo pensare di arricchirlo di calcio impiegando dei semplici gusci d’uovo frantumati; basta conservare i gusci in un recipiente per 2-3 giorni, poi, una volta asciutti triturarli fino a ottenere una sorta di farina (maggiormente fine sarà la grana, migliore sarà l’assorbimento del calcio), mescolare la polvere in acqua (30g di polvere in 4 litri di acqua) e irrorare piante e terreno.
Questa tipologia di intervento apporta calcio nel lungo periodo, non ha quindi azione immediata, questo perché la polvere del guscio d’uovo deve necessariamente degradarsi prima di rendere il minerale fruibile dalla pianta. Un altro modus operandi biologico per arricchire il terreno di calcio è quello di acquistare della polvere di litotamnio, ottenuta da alghe marine.