Ultimo aggiornamento: 29/04/2024
Le cime di rapa sono conosciute con diversi nomi: friarielli, broccoletti, broccoli di rapa e via dicendo. È un ortaggio poco calorico (appena 32 calorie ogni 100 grammi di prodotto) ma molto gustoso, eccezionale se abbinato alle orecchiette (prova le mie Orecchiette alle cime di rapa, le orecchiette con broccoletti e gamberi oppure le semplici rape saltate in padelle). Delle cime di rapa si consumano le foglie giovani, gli steli e le infiorescenze ancora non sbocciate. Anche dal punto di vista salutare le cime di rapa vantano importanti doti, sono infatti ricche di acido folico, vitamine (in primis la A, C e B2) ma anche di ferro, fosforo e calcio.
Si tratta di una varietà di verdure che sopporta bene le basse temperature (si sviluppano anche con temperature rigide fino a 5 gradi centigradi), ecco perché si può iniziare la semina già a fine estate e trapiantare le piccole piantine in autunno, lasciandole sviluppare (raggiungono un’altezza massima di circa 50 centimetri) anche durante l’inverno.
In questo articolo voglio mostrarti come avviene la coltivare cime di rapa in vaso, così da avere un’ottima verdura da mangiare durante l’inverno. Per l’occasione ho comprato delle piantine già sviluppate, senza preoccuparmi di fare la semina.
Puoi trovare le pianticelle in qualunque azienda agricola vicino casa, dieci piantine costano appena 50 centesimi, centesimo più centesimo meno. Esistono diverse tipologie di piantine, io ho scelto le Novantine, pronte da raccogliere dopo 3 mesi dalla semina e dalle infiorescenze leggermente più marcate, esistono varietà che è possibile raccogliere dopo 40 giorni dalla semina (Quarantine) o, ancora, dopo 60 giorni (Sessantine).
Cime di rapa coltivazione in vaso. La fase preparatoria
La prima operazione da compiere è quella di procurarti dei vasi abbastanza capienti e profondi, dovrai riempirli di compost, terriccio del giardino oppure terreno che avrai opportunamente acquistato.
Se riutilizzi terreno già impiegato per altre colture, sincerati che non sia stato di recente utilizzato per coltivare cavoli o altri tipi di crucifere. Se hai già dei vasi con un po’ di terreno compra un sacchetto di terriccio (magari addizionato con concime organico – puoi comprarlo anche qui) e aggiungilo fino a colmare il vaso, ovviamente mescola la terra in modo da avere un terriccio ben amalgamato. Rivolta il terreno più volte, così da farlo arieggiare per bene, eliminando eventuali residui di vecchie radici, pietre o altro materiale, almeno i primi 20-25 centimetri di terriccio devono essere omogenei e ben lavorati. Fai riposare il terreno all’aria aperta per almeno mezza giornata, magari in una bella giornata di sole.
Adoperando un bastone appuntito ricava dei piccoli fori nel terreno (profondi tanto quanto l’altezza della piccola zolla di terriccio che accompagna la piantina), all’interno degli stessi riponi la piantina facendola scivolare nel foro oltre il colletto, ovvero la piantina deve essere interrata per almeno la metà del fusto compreso tra la zolla di terra e le prime foglioline. La distanza tra una piantina e l’altra (in caso di vasi allungati, così come nel caso riportato in foto), dovrà essere di almeno 20-25 centimetri.
Pressa leggermente il terreno attorno la piantina, così da creare una sorta di piccolo affossamento intorno al fusto, servirà per innaffiare la piantina delicatamente; nei primi giorni, infatti, almeno fino a quando la piantina non sarà cresciuta abbastanza, basterà versare un po’ d’acqua giusto nel piccolo affossamento, lasciandola assorbire naturalmente dal terriccio circostante. Quando la piantina sarà più grandicella potrai innaffiare coprendo di acqua l’intera superficie del vaso, avendo cura, però, di evitare i ristagni d’acqua.
Subito dopo il trapianto, innaffia le piantine e continua a farlo ogniqualvolta noterai il terriccio secco. Potrai iniziare il raccolto alla comparsa dei primi fiorellini con i boccioli ancora chiusi; recidi i fiori con 15-20 centimetri di fusto sottostante e, una volta tagliata la parte fiorita, la pianta continuerà a produrre getti minori.
Coltivare cime di rapa in vaso. Piccole accortezze
Le piccole piantine possono essere facile preda di lumache o altri piccoli e voraci insetti, la coltivazione in vaso dovrebbe preservarle, in ogni caso, se magari riponi il vaso in un giardino in cui lumache e chiocciole la fanno da padrona, distribuisci intorno al fusto della piantina della segatura, cenere oppure il guscio di un uovo triturato, lo stesso fai intorno alla terra dove poggerai il vaso. Gli animaletti striscianti staranno alla larga dalle tue pianticelle. Leggi altri trucchi e rimedi per tenere le lumache lontane da orto e giardino.