Ultimo aggiornamento: 17/04/2024
Mio marito è un amante della birra, ama le birre di ogni tipo Weiss, Stout, Ale, Lager, Pilsener. Ho voluto quindi commissionare a lui questo articolo che ti mostrerà come realizzare la birra fatta in casa utilizzando un apposito kit di fermentazione.
Di kit in girò ne esistono tantissimi, noi abbiamo scelto quello che reputiamo uno dei migliori, ovvero quello prodotto dall’azienda Ferrari Group, multinazionale specializzata su articoli di produzione diretta, affiancati da una serie di prodotti in commercializzazione esclusiva, inerenti, tra gli altri, il comparto enologico. Dei vari kit di fermentazione, abbiamo utilizzato il MINI CRAFT KIT.
Il kit base comprende:
- 1 Confezione da 100 tappi a corona Ø 26.
- 1 Rubinetto con prolunga.
- 1 Capsulatrice a martello.
- 1 Contenitore per la fermentazione.
- 1 Coperchio per contenitore con guarnizione.
- 1 Cilindro trasparente per controllo fermentazione.
- 1 Densimetro.
- 1 Minifermentatore 6 bolle.
- 1 Confezione di “Det-Oxi” per la sterilizzazione.
- 1 Cucchiaio di plastica per mescolare gli ingredienti.
- 1 Termometro adesivo.
- 1 Dosatore per zucchero.
- Istruzioni illustrate.
Come fare la birra artigianale
Fare la birra in casa richiede diversi passaggi che si possono riassumere in igienizzazione e sanificazione degli strumenti, montaggio del kit di fermentazione, miscelazione, fermentazione, imbottigliamento e seconda fermentazione. Vediamoli nel dettaglio.
Igienizzazione e sanificazione
È forse la fase più importante dell’intero processo, si tratta di un passaggio fondamentale, che determina la buona riuscita della birra fatta in casa. Consiste nel lavare accuratamente tutti gli attrezzi contenuti nel kit di fermentazione, così come le bottiglie che ospiteranno la birra. Oltre al lavaggio degli utenti con acqua calda (non serve usare sapone e se lo si usa la raccomandazione è che sia neutro, non schiumoso e in piccolissime dosi) sarà opportuno utilizzare anche l’apposito igienizzante (Det-Oxi) fornito a corredo del kit di fermentazione: il carbonato di sodio perossi-idrato, da disciogliere in acqua calda (1 cucchiaino di caffè per ogni litro d’acqua). Dopo aver creato la soluzione si risciacquano tutti gli elementi interessati nella produzione della birra fatta in casa.
Riponi particolare attenzione al lavaggio del rubinetto, fai passare all’interno l’acqua igienizzante, così come nella prolunga del rubinetto. Se il prodotto igienizzante viene utilizzato nei dosaggi indicati, non c’è bisogno di risciacquare gli utensili. La fase di igienizzazione e sanificazione andrà ripetuta ogniqualvolta si procederà con una nuova fermentazione, badando bene a smontare e pulire anche il rubinetto del fermentatore.
Montaggio del kit di fermentazione della birra
Il montaggio del kit di fermentazione è particolarmente semplice: basta inserire il rubinetto sul fondo del fermentatore, avendo cura che la guarnizione rimanga all’esterno, quindi avvitare la ghiera all’interno.
Nel kit troverai anche un termometro adesivo che dovrai applicare esternamente al contenitore così come in figura.
Il gorgogliatore andrà invece inserito nel foro presente sul tappo del fermentatore con l’apposita guarnizione. Nel kit troverai anche una guarnizione circolare in silicone che dovrai sistemare nell’apposito incavo all’interno del coperchio. Aiutandoti con le dita e con un utensile a punta, ma non in grado di forare la guarnizione, sistema la guarnizione nell’incavo e spingila nella sua sede, una volta sistemata deve risultare piana alla vista.
Nel kit troverai anche un adesivo graduato che dovrai sistemare in corrispondenza di una delle alette laterali del contenitore, servirà a controllare i litri di mosto presenti nel fermentatore.
La miscelazione
Apri il barattolo di malto (per l’occasione abbiamo scelto il malto “Bewitched AMBER ALE”, sempre commercializzato dalla Ferrari Group, dai vivaci riflessi ambrati e dal raffinato gusto caramellato, con un delicato aroma di agrumi) e metti da parte la bustina di lievito sottostante.
Riscalda una pentola con acqua, avendo presente che la pentola deve essere abbastanza capiente da ospitare il barattolo di malto. Quando l’acqua bolle riponi nella stessa il barattolo di malto e attendi dieci minuti, il processo a bagnomaria renderà il malto più fluido.
In un’altra pentola riscalda 1 litro di acqua, aggiungi il contenuto del barattolo precedentemente messo a riscaldare nel fermentatore e addiziona l’acqua riscaldata. Mescola energicamente in modo da far amalgamare per bene il tutto. Aggiungi quindi acqua fredda, nel caso del kit in uso serviranno circa 7.5 litri di acqua, addizionandola gradualmente fino a raggiungere la temperatura di 24° (controlla il termometro adesivo che hai applicato in precedenza).
Raggiunti i 24°, aggiungi il lievito contenuto nella bustina e mescola energicamente per almeno 30 secondi. In questa fase è importante che la temperatura si mantenga tra i 20 e i 26-28 gradi, solo in questo range di temperature abbiamo la sicurezza che il lievito operi nel giusto modo.
Se necessario, a seconda della temperatura esterna, riponi il fermentatore in una zona più calda o più fredda. Procedi quindi alla chiusura del fermentatore infilando il coperchio e facendo corrispondere i denti di aggancio alle apposite sedi presenti sul contenitore. Ruota il coperchio seguendo la direzione imposta dalla freccia.
La fermentazione
Posiziona il contenitore su un piano abbastanza elevato da poter permettere il successo imbottigliamento tramite apertura del rubinetto e posizionamento della relativa prolunga. Riempi per meta di acqua il gorgogliatore (che avrai sanificato in precedenza) e richiudi lo stesso con l’apposito tappo.
Dopo qualche ora la fermentazione avrà inizio, lo noterai dalle bolle d’aria che si formeranno nel gorgogliatore; se la temperatura si manterrà nel range di 20-28° la fermentazione continuerà per 5-6 giorni. A quel punto puoi riempire l’apposito cilindro di mosto aprendo leggermente il rubinetto del fermentatore; fai attenzione, se aprirai il rubinetto troppo velocemente il rubinetto rischi il risucchio nel contenitore dell’acqua presente nel gorgogliatore. Riempito il cilindro, potrai adoperare il densimetro immergendolo nello stesso.
Osserva la densità riportata, se sarà compresa tra 1003 e 1005 il tuo mosto sarà pronto per essere imbottigliato, viceversa dovrai attendere qualche giorno. La scala graduata del densimetro, riporta un’area gialla che indica chiaramente se il mostro è pronto per essere imbottigliato. Ricorda che il campione di mosto non va riutilizzato nel fermentatore, potrebbe infatti infettare il restante mosto. Se prima dell’imbottigliatura vorrai stabilire il grado alcolico della birra che hai preparato, il consiglio è quello di annotare dopo l’avvio della fermentazione la densità iniziale. Sottraendo a questa la densità finale (prima di imbottigliare) e dividendo per 7,45 otterrai la percentuale alcolica della tua birra.
Imbottigliamento e seconda fermentazione
L’imbottigliamento non dovrebbe mai avvenire prima di una decina di giorni dall’inizio della fermentazione. Sanifica le bottiglie con lo stesso procedimento adottato per sanificare i restanti utensili, lasciale scolare per bene, quindi senza agitare per nessun motivo il fermentatore, procedi all’imbottigliamento: collega la cannula prolunga al rubinetto, togli il gorgogliatore dal coperchio, apri il rubinetto e infila la prolunga fino a fondo bottiglia, quando la valvola interna della prolunga toccherà il fondo della bottiglia, il mostro inizierà a defluire nella stessa.
Riempi le bottiglie senza mai raggiungere il colmo (lasciando almeno 2.5-3cm di spazio). A questo punto sarà necessario avviare una seconda fermentazione, che questa volta avverrà direttamente in bottiglia e che darà luogo all’anidride carbonica; quest’ultima, miscelandosi con la birra, darà luogo al classico effetto frizzante tipico della birra appena stappata.
Per ogni bottiglia riempita aggiungi, a seconda della capacità della bottiglia, 1 (bottiglia da 330ml) o 2 gocce (bottiglia da 750ml) di Carbonation Drop (fornite in dotazione con il kit); alternativamente potrai aggiungere del semplice zucchero, in questo caso, per determinare la quantità da aggiungere ad ogni singola bottiglia, puoi avvalerti dell’apposito dosatore presente nel kit. Tappa le bottiglie con i tappi a corona forniti, adoperando l’apposito tappatore tascabile sempre fornito a corredo.
Conservazione delle bottiglie della birra fatta in casa
Conserva le bottiglie con il tappo rivolto verso l’alto a una temperatura compresa tra i 20 e 30 gradi. Prima di stappare la tua prima birra fatta in casa, attendi almeno 15 giorni; per migliorarne sensibilmente il gusto l’ideale sarebbe attendere qualche mese. Mantenendo la birra in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta, potrai berla anche entro un anno dall’imbottigliamento. Se noti qualche residuo sul fondo della birra non preoccuparti, è del tutto naturale.
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