Ultimo aggiornamento: 23/04/2024
I famigerati pidocchi ci sono stati tramandati dagli scimpanzé ben 5,5 milioni di anni fa, addirittura una sorta di pettine nit rudimentale è stato rinvenuto su una mummia sepolta nel nord-est del Brasile e risalente a 10mila anni fa. I pidocchi sono anche stati identificati su un capello di un teschio rinvenuto nel Deserto del Negev, nel nord di Israele.
Pettini per pidocchi e lendini sono stati trovati anche su una mummia egizia del 3000 a.C. La prima grande scoperta dei pidocchi nell’emisfero occidentale risale al 1100 d.C. sui capelli di una mummia del Perù. Le scoperte ci mostrano che il metodo per eliminare i pidocchi, il pettine adatto, rimane da migliaia di anni il metodo più utilizzato. Ma come si prendono i pidocchi? Scopriamolo insieme.
Come e dove si prendono i pidocchi
L’infestazione da pidocchi (Pediculus humanus capitis) colpisce ogni anno milioni di bambini e adulti, in ogni condizione socioeconomica, ma come si prendono i pidocchi? La risposta alla domanda è abbastanza semplice e immediata, i pidocchi si prendono dai capelli di qualcun altro già infetto; il pidocchio è un ectoparassita (vive sulla superficie del suo ospite) si nutre del sangue del cuoio capelluto, cibandosene tre volte al giorno, senza il calore emesso dal capo e senza sangue di cui nutrirsi i pidocchi sono destinati a soccombere in un giorno o poco più, ecco perché è molto meno comune prendere i pidocchi, anche se ovviamente possibile, da divani, spazzole, cuscini.
I pidocchi non sono bravi a camminare o saltare, possono solo strisciare; dotati di sei zampine come altri insetti, possono solo aggrapparsi ai capelli, evitano la luce e preferiscono rimanere all’interno dei capelli nelle prossimità del cuoio capelluto.
Situazioni comuni che possono portare al trasferimento del pidocchio da tesa a testa sono i banchi di scuola (i bambini in età che frequentano l’asilo e le scuole elementari sono statisticamente i più colpiti), dormire nello stesso letto, magari durante un pigiama party, la condivisione di pettini, spazzole o asciugamani. Mentre è più comune nei bambini piccoli, i pidocchi possono diffondersi a persone di qualsiasi età; i pidocchi possono trovarsi nei capelli di tutte le lunghezze, corti o lunghi, ricci o lisci.
Le infestazioni da pidocchi non sono legate all’igiene, né personale (doccia, shampoo) o ambientale (la pulizia della casa o della scuola); i pidocchi non sono trasmessi dagli animali, non possono annidarsi nella sabbia del mare, né possono diffondersi in piscina, giusto per sfatare alcune leggende metropolitane.
La struttura dei pidocchi
Le uova dei pidocchi sono chiamate lendini, sono di forma ovale, di colore che va dal giallo al bianco, saldamente attaccate al fusto del capello e hanno bisogno di calore corporeo per incubare e schiudersi, generalmente in 6-9 giorni.
Le uova si schiudono e fanno fuoriuscire le cosiddette ninfe, hanno le dimensioni della capocchia di uno spillo e sono di colore che va dal giallo al rosso ruggine, si sviluppano diventando adulte dopo circa sette giorni. Il pidocchio adulto, di colore ruggine, è di forma ovale con tre zampe su ciascun lato, può vivere sul capo fino a 30 giorni.
I pidocchi. L’importanza dello screening
I pidocchi continuano a diffondersi più a lungo se non sono diagnosticati per tempo. Lo screening utilizzando un pettine ad hoc, rappresenta un modo rapido ed efficace per cercare lendini o pidocchi vivi, poiché potrebbero non manifestarsi altri sintomi, come ad esempio il prurito. La fase di screening è fondamentale se tra amici, parenti o compagni di scuola ci sono casi noti di infestazione.
In abbinamento al pettine può essere usato l’olio di cocco puro, ricco di acidi grassi saturi fa si che il pidocchio perda progressivamente l’aderenza al follicolo del capello, inoltre l’olio renderà più difficile al pidocchio migrare tra le ciocche dei capelli e depositare le uova (leggi come usare l’olio di cocco contro i pidocchi)
Se tuo figlio ha i pidocchi, non tacere, chiama il dirigente della scuola o il coordinatore per segnalarlo, solo così si possono mettere in atto azioni volte a limitare l’infestazione.
Come sapere se ho i pidocchi
Ci sono alcuni segni comuni che potrebbero indicare la presenza dei pidocchi:
- Prurito persistente sul cuoio capelluto: il prurito è spesso il sintomo più evidente della presenza di pidocchi. Tuttavia, alcune persone potrebbero non avvertire prurito finché non passa del tempo dal momento dell’infestazione.
- Sensazione di movimento sul cuoio capelluto: si potebbe avvertire una sensazione di movimento o di formicolio sul cuoio capelluto a causa del movimento dei pidocchi.
- Rossore e irritazione del cuoio capelluto: l’infestazione da pidocchi può causare irritazione e arrossamento della pelle del cuoio capelluto.
- Presenza di pidocchi o uova (lendini) sui capelli: potresti notare piccoli parassiti marroni-grigi, che sono i pidocchi adulti, o uova bianche attaccate ai capelli, che sono le lendini.
Pidocchi. Alcuni accorgimenti utili per evitare il contagio
Quando si viene a sapere di un’epidemia di pidocchi a scuola puoi provare questi utili accorgimenti:
- Lega i capelli lunghi, è l’occasione giusta per sfoggiare code di cavallo e trecce;
- Insegna ai bambini a evitare di condividere oggetti personali con i loro amici: cappelli, sciarpe e spazzole per capelli, così come il contatto diretto capo a capo;
- Controlla periodicamente i capi dei familiari alla ricerca di eventuali pidocchi e uova; per farlo puoi adoperare un pettine Nit. Inizia passando il pettine partendo dalla nuca e dietro le orecchie spingendoti man mano in avanti verso il centro della testa. Ricorda che i pidocchi si annidano nei pressi del cuoio capelluto, usa quindi il pettine partendo dalla radice dei capelli. Usa il pettine nit sul capo irraggiato con una luce intensa.