Ultimo aggiornamento: 26/03/2024

Le nostre piante in orto o giardino sono sempre preda di qualche attacco, uno dei più comuni è quello da parte di un fungo conosciuto come ruggine. Il fungo attacca le piante durante la stagione primaverile e raggiunge il periodo di massima propagazione durante il mese di giugno; gli ambienti ideali per la sua diffusione sono terreni umidi con temperature esterne comprese tra i 18 e i 24 gradi.
Luminose macchie o gruppi di spore giallastre-rossastre che si riscontrato sulle superfici fogliari inferiori della pianta suggeriscono che la pianta possa essere infetta dal fungo della ruggine.

L’infezione è spesso causa dell’ingiallimento della superficie delle foglie superiore, annerimento delle stesse con il passare dei giorni e successiva caduta prematura delle stesse. Si tratta di una malattia comune sui fagioli, porri, aglio, erba cipollina, lamponi, ribes, ribes nero, fico, noce, susine prugne, pere e pesco; sovente si riscontra anche su piante ornamentali come geranio, begonia, rosa, crisantemo, gladioli, ortensie etc e anche su alcune specie ortive come melanzane e zucchine ma anche basilico, lavanda e salvia. Esiste una rosa che non viene attaccata dalla ruggine? Si, si tratta della varietà Frau Dagmar Hartopp, riprodotta da talea dà vita a svariati polloni allargandosi sul terreno.

Ruggine piante
Una foglia di rosa attaccata dal fungo. Da notare le spore giallastre presenti nel retro della foglia e  l’ingiallimento della parte superiore della foglia con vistose aree nere.

I rimedi per la ruggine delle piante

Nel periodo in cui scrivo, a settembre, la defogliazione non causerà grandi disagi, sarà necessario però raccogliere il fogliame infetto prontamente, si tratta di un’azione che può ridurre drasticamente il rischio che il problema si presenti l’anno venturo.

La scarsa circolazione dell’aria favorisce la ruggine, prendi quindi sempre in considerazione questo aspetto quando coltivi le tue verdure o pianti gli alberelli. Se il danno è fatto, favorisci l’arieggiamento, magari potando le parti interne della pianta attaccata dal fungo, ricorda poi allontanare definitivamente le parti infette della potatura dall’orto o giardino.

Per combattere questo fungo si impiegano anticrittogamici come il rame, zolfo o prodotti contenenti zinco. Nel caso di malattie, prodotti a base di questi composti sono da irrorare sulle piante ogni 10-15 giorni o comunque in via preventiva ogni sei mesi.

Se vuoi preparare un rimedio naturale contro la ruggine, puoi far bollire in 10 litri di acqua tre teste d’aglio opportunamente tritate; si versa l’acqua fatta raffreddare completamente nel terreno che ospita le piante attaccate dal fungo. Il trattamento deve essere fatto più volte durante il periodo di attacco e in via preventiva ogni sei mesi. Sapevi che l’aglio è anche utile per combattere afidi, pidocchi, cocciniglia e altri parassiti.

Altri trattamenti prevedono decotti di equiseto (30 grammi ogni litro di acqua). Si lascia raffreddare il decotto e si vaporizza con regolarità sulle foglie infette. L’equiseto stimola le piante a produrre reagenti utili a contrastare le macchie fogliari. Se vuoi comprare un buon concime a base di equiseto, senza dover preparare il decotto, puoi provare questo qui.

Anche la polvere di roccia rappresenta un ottimo rimedio, la polvere crea una sorta di barriera fisica che non permette al fungo della ruggine di attaccare la pianta. Puoi comprare la polvere di roccia qui.

Se proprio tali metodi non dovessero funzionare, puoi ricorrere a un prodotto biologico a base di lecitina di soia, un rimedio naturale per proteggere le piante da funghi come oidio, ticchiolatura, ruggine, bolla del pesco e peronospora, adatto per piante ornamentali, orticole e frutticole, sia in vaso che in piena terra. Ideale per potenziare le difese delle piante e migliorare la loro resistenza agli stress biotici e abiotici.

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Per le sole piante ornamentali
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