I pomodori, oltre ad essere una delle coltivazioni più diffuse al mondo, rappresentano un pilastro fondamentale della cucina globale. Il loro sapore succulento e la loro versatilità li rendono protagonisti in numerose ricette, dalle tradizionali salse italiane alle zuppe, passate, e piatti esotici. Questi frutti sono ricchi di licopene, un antiossidante che offre numerosi benefici per la salute, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache e di alcuni tipi di cancro (fonte).
La storia dei pomodori è affascinante e risale agli antichi tempi aztechi in America Latina, dove erano coltivati e apprezzati per le loro proprietà alimentari e medicamentose. Portati in Europa nel XVI secolo, inizialmente suscitarono sospetto e furono considerati velenosi, ma nel tempo divennero una parte integrante della cucina mediterranea e, da lì, si diffusero in tutto il mondo.
Cosa si pianta vicino ai pomodori
La coltivazione dei pomodori richiede una pianificazione attenta e una comprensione delle esigenze delle piante. Uno degli aspetti cruciali è la scelta dei “vicini” di coltivazione, le cosiddette piante da consociazione. Ravanello, porro, sedano, aglio (molti esperti ritengono che lo spray all’aglio applicato sulla pianta di pomodoro controlli la peronospora), lattuga, cipolle, carote (la loro lunga radice dissoda il terreno permettendo a più acqua e ossigeno di raggiungere le radici dei pomodori), camomilla, piselli, fagioli, spinaci e prezzemolo sono ottime candidate per condividere lo spazio con i pomodori.
Oltre a fornire una varietà estetica nell’orto, queste piante possono offrire benefici complementari, come la protezione dai parassiti o l’arricchimento del terreno con nutrienti specifici. Fagioli e piselli ad esempio (i piselli coltivati non proprio vicino alla pianta di pomodoro, troppo vicini soffrirebbero l’uno delle escrezioni radicali dell’altro), riescono a fissare il livello di azoto con le radici dei pomodori.
Tra le erbe aromatiche, il basilico emerge come un compagno ideale per i pomodori, le sue proprietà naturali possono anche contribuire a respingere parassiti dannosi. La pratica di alternare le piantine di basilico con quelle di pomodori in un orto è una strategia comune adottata da molti orticoltori esperti. Alcuni studi hanno dimostrato che il basilico scoraggia i tripidi, la Tuta absoluta o Tignola; si ritiene che le piante di basilico emanino una sostanza chimica che maschera l’odore del pomodoro rendendone difficile la ricerca ai parassiti.
Alcuni fiori, come le calendule, vengono spesso coltivati nei pressi dei pomodori, questi fiori infatti sono particolarmente indicati nel controllare dei fastidiosi nematodi; questa pianta è stata coltivata per generazioni come pianta medicinale, sono note le sue proprietà antinfiammatorie, tanto che i suoi petali vengono utilizzati negli unguenti per lenire piccoli graffi o ustioni. I girasoli, invece, sono indicati per attirare gli impollinatori come le api, così come i nasturzi, che hanno la reputazione di mantenere lontati afidi e altri parassiti lontano dai pomodori, incentivando invece gli agenti impollinatori.
Anche il trifoglio cremisi, piantato tra le file di pomodori e lasciato crescere per tutta la stagione, non solo aiuterà nel controllo delle erbacce, ma fornirà anche azoto al suolo e alle piante vicine attraverso la fissazione dello stesso. Seminare i semi di trifoglio cremisi in primavera o in autunno per favorire la pacciamatura attorno ai pomodori. Falciare trifoglio più volte all’anno per limitarne la crescita e restituire al terreno le sostanze nutritive contenute nei germogli tagliati.
Cosa non mettere vicino ai pomodori
D’altra parte, ci sono anche piante da mettere vicino ai pomodori. In generale i pomodori non stanno bene con nulla nella famiglia dei cavoli (brassicaceae); cavolfiore, cavoli, cavoletti di Bruxelles e cavolo rapa ostacoleranno la crescita della pianta. Anche zucche, mais, melanzane (suscettibili alle stesse malattie dei pomodori, peronospora precoce e tardiva) e patate possono interferire con la crescita dei pomodori o addirittura condividerne gli stessi parassiti, rendendo così la coltivazione meno efficiente. I cetrioli che vengono spesso piantati insieme ai pomodori sono da evitare assolutamente.
I cetrioli hanno esigenze ambientali completamente diverse e sono spesso infestati da muffe, che poi trasmettono alle piante di pomodoro. In casi estremi, entrambe le piante crescono male e non producono quasi alcun frutto.
È anche importante considerare l’ombreggiamento reciproco e l’accesso alla luce solare, poiché piante troppo vicine possono competere per le risorse e compromettere la salute delle piante.
Oltre alla scelta dei “compagni di coltivazione”, ci sono altri fattori da considerare per massimizzare la resa e la qualità dei pomodori. La rotazione delle colture, l’irrigazione adeguata, la gestione dei parassiti e la nutrizione del suolo sono tutti elementi cruciali per un orto di successo.