Questo straordinario manoscritto, ritrovato nel 2021 dopo la morte della scrittrice, sarà in uscita dal prossimo 25 aprile 2025. “Diario per John” di Joan Didion offre uno spunto inedito per comprendere la scrittrice attraverso le sue riflessioni più private, in particolare quelle registrate durante le sue sedute con lo psichiatra. Le sue note, indirizzate al marito John Gregory Dunne, scomparso nel 2003, si estendono dal dicembre 1999, quando la sua famiglia stava attraversando momenti difficili, fino a testimoniare il lungo percorso terapeutico che Didion intraprese.
Didion affronta temi che hanno segnato la sua vita
Nelle pagine di “Diario per John”, Didion esplora temi che avevano da tempo segnato la sua vita e la sua scrittura: la lotta contro l’alcolismo, la depressione, la complessa relazione con la figlia Quintana e la sua costante lotta con l’ansia e il senso di colpa. Questi temi sono indissolubilmente legati al suo mestiere di scrittrice, al punto che le conversazioni con il psichiatra forniscono una chiave di lettura essenziale per comprendere i fondamenti di alcuni dei suoi lavori più celebri. Ma “Diario per John” è molto più di un semplice diario terapeutico: è una testimonianza profondamente umana e vulnerabile che rivela la Didion più autentica e meno pubblica.
Ciò che emerge è una Didion senza maschere, alle prese con le domande esistenziali sul proprio passato, sul senso della sua opera e sulla sua eredità. In un passaggio riflessivo, la scrittrice si chiede “cosa è stato il mio valore”, un interrogativo che riverbera in tutte le sue opere, ma che qui appare come una ricerca particolarmente privata e personale. Il libro rappresenta una nuova opportunità per i lettori di entrare nell’intimo della sua scrittura, dove la mente lucida e critica della Didion si confronta con le sue vulnerabilità più intime.
Al centro del volume non c’è solo la scrittura, ma una riflessione sul significato della vita stessa, sulla memoria e sul passato, temi che avevano già definito la sua opera saggistica e che qui trovano una nuova e toccante dimensione. La Didion che emerge da queste pagine è quella di una donna che non teme di mettersi a nudo, che affronta il dolore con la stessa intensità con cui aveva sempre affrontato la scrittura: con precisione, intelligenza e una lucidità struggente. Un’opera che, seppur intima, conferma il suo posto tra le voci più significative della letteratura americana contemporanea.