Una ricerca recente, pubblicata sul magazine scientifico Jama Network Open e condotta dall’Università della California a San Francisco, ha evidenziato che gli uomini affetti da cancro alla prostata che seguivano una dieta prevalentemente vegetale, integrata da un moderato consumo di pesce e carne, presentavano un rischio di progressione inferiore del 47% rispetto a coloro che non adottavano questo regime alimentare in modo rigoroso.
I ricercatori hanno osservato che le diete denominate “verdi” stanno guadagnando sempre più consensi e hanno dimostrato di apportare benefici nutrizionali ai pazienti affetti da varie malattie croniche. Tuttavia, si conosceva poco riguardo alla correlazione tra questo tipo di dieta e gli esiti clinici nei pazienti con cancro alla prostata.
Lo studio ha monitorato oltre 6 anni circa 2.000 uomini con cancro alla prostata in fase iniziale. Coloro che hanno aderito a una dieta “verde” hanno evidenziato una riduzione del 47% del rischio di progressione della malattia rispetto a coloro che non seguivano tale regime dietetico con la stessa dedizione. Questo suggerisce che frutta e verdura, grazie alle loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, possono contribuire a proteggere dall’insorgenza del cancro, mentre i cibi di origine animale possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia e di subire recidive.
Sebbene ulteriori ricerche siano necessarie hanno dichiarato gli studiosi, i risultati di questo studio indicano che le diete a base vegetale potrebbero rappresentare un’opzione utile nel rallentare la progressione del cancro alla prostata. Questa ricerca fornisce informazioni rilevanti sul ruolo della dieta nella gestione e nel trattamento di questa malattia, offrendo speranza per futuri approcci terapeutici.