Ultimo aggiornamento: 14/09/2021
Da una inchiesta del 2011 svolta dall’associazione di consumatori Altroconsumo, si apprende che spesso ci viene venduto pesce diverso da quello richiesto, soprattutto quando si compra già pulito e sfilettato, il cui aspetto può facilmente ingannare. Nella fattispecie, la ricerca mette in evidenza come su 160 campioni di pesci e molluschi, acquistati in 55 punti vendita dislocati sul nostro territorio, ben il 44 per cento risulta essere pesce diverso da quello che si pensava aver portato a casa. Tra i diversi casi, da sottolineare quelli in cui agli autori dell’inchiesta è stato propinato del filetto di pangasio (ritirato dalla grande distribuzione perché vive in acque vietnamite troppo sporche) al posto dei più pregiati filetti di cernia, pesce persico o dentice.
Per le persone poco attente è così facile ritrovarsi dell’eglefino (conosciuto anche come Asinello, originario dell’Oceano Atlantico settentrionale, che vive in acque leggermente più calde rispetto al merluzzo, e raramente fa visita a profondità maggiori dei 200 metri) invece del più pregiato merluzzo.
Secondo Altroconsumo lo “scambio di identità” è frequente nelle pescherie e tra i banchi del pesce nei mercati rionali, mentre dovrebbe essere maggiormente garantito il pesce comprato dalla grande distribuzione.