Ultimo aggiornamento: 26/10/2023

I guanti antitaglio possono essere realizzati in vari materiali, a seconda del livello di protezione richiesto e dell’applicazione specifica. Alcuni dei materiali comunemente utilizzati per la produzione di guanti antitaglio includono l’acciaio inossidabile con i fili di acciaio intrecciati per creare una maglia resistente all’abrasione e al taglio; particolari fibre sintetiche realizzate in Kevlar, HPPE (High performance polyethylene), Dyneema (particolarmente adatta alla produzione di cavo da trazione e sovente utilizzato per applicazioni sportive quali il kitesurf, il volo di aquiloni giganti etc) o Vectran, tutte fibre sintetiche molto resistenti e leggere che offrono un’elevata resistenza al taglio. Anche queste fibre possono essere intrecciate o tessute per creare strati protettivi nei guanti, magari combinandole con acciaio inossidabile, nylon e fibra di vetro per garantire una durata ottimale e un’elevata protezione contro il taglio senza compromettere la maneggevolezza.

Anche il nitrile è un materiale che spesso viene impiegato per rivestire i guanti antitaglio e migliorare la presa, così come la pelle più dura, tipicamente bufalo o capra, che offrono una buona resistenza al taglio. Questi guanti possono essere rinforzati con materiali antitaglio aggiuntivi per aumentare la protezione.

Guanti antitaglio. La resistenza al taglio

I guanti antitaglio sono disponibili in diverse classificazioni di resistenza, che vanno da livelli più bassi (ad esempio, EN 388 Livello 1) a livelli più elevati (ad esempio, EN 388 Livello 5), a seconda della capacità del guanto di resistere a tagli e abrasioni. La resistenza al taglio di un guanto dipende da diversi parametri come forza, direzione, affilatura della lama, lunghezza del taglio e flessibilità dell’oggetto. I guanti conformi a EN 388 sono collaudati da terze parti e classificati per l’abrasione, il taglio, la lacerazione e la perforazione.

Cosa significano le cifre riportate sui guanti EN 388?

I guanti conformi a EN 388 riportato una serie di numeri che possono essere così interpretati: il primo numero indica il livello di resistenza all’abrasione, il secondo la resistenza al taglio-Couptest, il terzo la resistenza allo strappo, il quarto la resistenza alla perforazione, il quinto la resistenza al taglio secondo la EN ISO 13997 (Newton). Qualora il guanto dovesse superare anche il nuovo test EN 13594:2015 per la protezione agli urti sulle articolazioni e sulle dita, dopo le 5 cifre del troveremo indicata anche la lettera “P”.

Guanti antitaglio per affettatrice

Se sei alla ricerca di Guanti antitaglio per affettatrice puoi dare uno sguardo a quanto disponibile online, abbiamo fatto alcune ricerche e classificato i guanti più acquistati da chi ha effettuato la medesima ricerca; prima di acquistarli è NECESSARIO INFORMASI DAL PRODUTTORE, INTERPELLANDOLO, SE IL GUANTO È ASSICURATO PER QUESTO PARTICOLARE UTILIZZO, quindi sicuro per il tipo di lavoro da svolgere, in questo caso essere utilizzato per proteggersi dalla lama di un’affettatrice. Prima di porre l’interrogativo al produttore, sincerarsi che il guanto sia almeno classificato Livello 5. Ricorda, inoltre, che i guanti antitaglio per affettatrice, oltre a fornire la necessaria protezione al taglio, devono essere idonei al contatto con gli alimenti secondo le normative nazionali ed europee.

 

Guanti resistenti al taglio guanti da cucina in filo di acciaio inossidabile Guanti da lavoro di sicurezza per macellaio per taglio di carne e peeling di ostriche

 

Guanti antitaglio per affettatrice
Guanti premiati con la più alta certificazione EN388 livello 5 resistenza al taglio

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