Ultimo aggiornamento: 20/11/2024
Il nuovo romanzo di Haruki Murakami, atteso per sei anni dai suoi fan, si configura come una delle opere più emblematiche e complesse dell’autore giapponese. Il romanzo si sviluppa su due piani temporali e narrativi, intrecciando elementi di realismo magico, introspezione filosofica e numerosi rimandi alla sua produzione precedente. Riprendendo e ampliando un racconto breve scritto 40 anni fa, Murakami torna a esplorare un mondo parallelo surreale e carico di significati simbolici.
La città e le sue mura incerte. La trama
La trama ruota attorno a un protagonista senza nome ancora ossessionato dal ricordo del suo primo amore adolescenziale. Da ragazzi, lui e una sedicenne immaginavano una città dietro un enorme muro, dove lei affermava che la sua vera essenza risiedesse. Anni dopo, l’uomo riesce a entrare in questa città, un luogo sospeso tra sogno e realtà, tra ponti di pietra, una torre di guardia, basse colline, un orologio senza lancette che sovrasta la piazza principale, dove le persone devono separarsi dalle loro ombre per entrare. Qui, il protagonista diventa un “lettore di sogni” in una biblioteca che archivia le visioni e i pensieri delle persone.
L’incontro con la ragazza, che non lo riconosce più, lo spinge a una riflessione profonda sulla sua identità e sui legami tra corpo, ombra e coscienza. La città e le sue mura mobili rappresentano una sorta di labirinto psicologico e simbolico, che incarna il desiderio umano di sfuggire alla realtà per trovare una verità interiore più profonda.
Il romanzo si interroga sulla natura del tempo, della memoria e dell’identità, temi centrali in tutta la produzione murakamiana. La città racchiusa dalle mura diventa metafora del subconscio, un luogo dove le persone devono affrontare le proprie ombre, che rappresentano una parte essenziale e ineludibile del loro essere. Il confine tra il reale e l’immaginario si fa sempre più sfumato, e il protagonista si trova a confrontarsi con domande esistenziali: può davvero separarsi dalla sua ombra e accettare la perdita di una parte di sé? Le mura, che si spostano autonomamente, rappresentano l’impossibilità di delimitare con precisione i confini tra il sé conscio e inconscio, tra realtà e sogno, suggerendo che tali confini sono spesso fluidi e in continuo movimento.
Non mancano i motivi ricorrenti tipici di Murakami: gatti, jazz, caffè, il richiamo ai Beatles (in questo caso alla canzone “Yellow Submarine“), l’attenzione ai dettagli delle orecchie e delle mode femminili. Questi elementi creano un senso di familiarità per i lettori abituali dell’autore, che si troveranno a loro agio nell’universo onirico e misterioso che egli costruisce con la sua prosa fluida e avvolgente.
In questa storia, Murakami mescola le sue tematiche classiche – l’isolamento, la solitudine, la ricerca di un significato – con una riflessione più matura sulla natura dell’immaginazione e della letteratura. Murakami sembra volerci dire che non c’è vera distinzione tra il mondo reale e quello immaginario, poiché entrambi si intrecciano e influenzano reciprocamente l’esperienza umana.
Il richiamo al periodo del Covid di Murakami
Il romanzo si caratterizza anche per una forte connessione con il tema della memoria e del tempo. I riferimenti all’isolamento, accentuati dal fatto che Murakami ha scritto l’opera durante la pandemia, creano una risonanza emotiva con il lettore contemporaneo, che ha vissuto un periodo di chiusura e introspezione forzata. La città circondata da mura che isolano gli abitanti sembra riflettere le sensazioni di distacco e isolamento che molti hanno provato durante il lockdown.
La scrittura di Murakami è maturata nel corso degli anni e “La città e le sue mura incerte” rappresenta una sintesi raffinata e ponderata di molti dei suoi temi centrali. L’autore riesce a trasmettere un senso di malinconia e introspezione attraverso il ritmo lento e meditativo della narrazione, che invita il lettore a riflettere sulla natura della vita, del tempo e della coscienza.
Questo romanzo rappresenta una sorta di celebrazione della carriera di Murakami, una riflessione profonda e complessa sul suo stesso percorso letterario. Nonostante la densità delle tematiche e la lentezza iniziale della narrazione, La città e le sue mura incerte è un’opera avvincente e ipnotica che offre al lettore una ricca esperienza di lettura, destinata a rimanere nella mente e nel cuore a lungo dopo aver voltato l’ultima pagina