Ultimo aggiornamento: 19/04/2024

In natura esistono diverse specie di piante, ognuna ama vivere in un ecosistema particolare, ecco perché spesso molte piante che ammiriamo in alcune dimore, se acquistate e sistemate nelle nostre abitazioni non riescono a vegetare bene così come vorremmo. Quando decidiamo di acquistare una pianta da appartamento è necessario sceglierla tenendo bene a mente quali sono le caratteristiche della stanza in cui andremo a riporla: è un ambiente freddo o caldo? La pianta sarà sistemata in ombra, oppure in una zona luminosa? Quanto tempo vogliamo dedicare alla cura della pianta? Sono tutte domande alle quale dovremo sapere dare una risposta, solo così potremo andare a colpo sicuro acquistando una pianta sicuri che ornerà la nostra casa per molto tempo.

Le piante della famiglia dei cactus per le case molto riscaldate

Se abiti in una casa molto luminosa, abbastanza calda anche durante il periodo invernale, sarebbe bene scegliere piante grasse, che hanno bisogno di poca acqua, da aggiungere in vaso solo quando la terra risulta completamente asciutta. Si tratta di piante che hanno bisogno di poca cura e in grado di “incentivare” la propria auto-stima, crescono infatti sane e rigogliose regalando grandi soddisfazioni. Un’altra pianta da appartamento che richiede pochissime cure è il Pothos, ideale per avere un tocco di verde in casa tutto l’anno, senza doversi preoccupare troppo di prendersene cura, basta avere la sana accortezza di posizionare la pianta in una zona luminosa ma lontano dai raggi diretti del sole e dalle correnti di aria fredda.

La Zamia (Zamioculcas Zamiifoli), di origine sub-tropicale, è una pianta tanto resistente, tanto quanto le piante grasse, un sempreverde dalle foglie lucide di colore verde smeraldo, da annaffiare solo durante il periodo vegetativo (marzo-ottobre) avendo cura di aggiungere acqua solo quando il terreno è completamente asciutto.  Produce fiori simili alle calle e nei mesi invernali può tranquillamente essere riposta in aree con poca o tanta luminosità, ma mai a contatto diretto con i raggi del sole; nei mesi estivi puoi sistemarla sul balcone o in giardino, ritirandola in appartamento all’arrivo dell’autunno.

Se il tuo ambiente è poco luminoso

Bisognerebbe invece optare per le piante di origine tropicale in caso di abitazioni esposte a nord e circondate da alberi. Piante come orchidee, ficus, bromeliacee e monstera permettono di creare un piccolo ambiente in grado di simboleggiare l’immenso e l’immortale. Tali piante hanno bisogno di maggiori attenzioni rispetto alle piante grasse, proprio per questo si innesca in chi le cure una sorta di premura e attenzione in grado di placare lo stress e dare vita a emozioni positive. Altre piante che vivono bene in zone con poca luce o all’ombra sono, ad esempio, l’Aspidistra, l’Afelandra, il Caladio, la Kentia e la Chamaedorea. Vediamole una per una.

L’Aspidistra, una pianta ornamentale originaria dell’Asia orientale e dell’Africa, conosciuta anche con l’appellativo di “pianta di piombo”. Questa sempreverde appartiene alla famiglia delle Liliaceae; dalle foglie lucidi e grandi (senza fusto), può sopravvivere anche fino a cento anni, raggiungendo finanche il metro di altezza. Vive bene all’ombra e riesce a gestire le escursioni termiche e la poca acqua, ideale se si è spesso in viaggio lasciando casa per lunghi tempi.  Le foglie variegate o puntinate sono caratterizzate da tonalità bianca o color crema, i fiori porpora, invece, sono molto particolari: prendono vita direttamente dal terreno. La temperatura ottimale dove far soggiornare l’Aspidistra è di 10°C, anche se riesce per brevi periodo di tempo ad acclimatarsi a temperature anche leggermente più basse.

 

L’Afelandra Squarrosa, conosciuta anche come fiamma gialla per via dei peculiarissimi fiori gialli a cui dà vita in inverno, è una pianta sempreverde dalle foglie color verde scuro con sfumature color avorio di grande impatto estetico. Un arbusto dell’America centro-meridionale che non ama la luce diretta del sole e vive benissimo in ambienti con una temperatura che si aggira tra i 16 e i 18 gradi (anche se, essendo di origini tropicale vegeta bene ad una temperatura di 22-25°), non è quindi da consigliare a chi vive in ambiente particolarmente caldi, in ogni caso è bene tenerla lontana da caminetti e termosifoni. In vaso può raggiungere i 60 cm di altezza.

 

 

La pianta del pittore, il Caladio, è ideale da far crescere in un ambiente poco luminoso, le sue particolarissime foglie (velenose, fai attenzione che non vengano mangiucchiate da bimbi o piccoli animali domestici) rosse con bordi verdi screziati, la rendono una pianta molto particolare in grado di regalare un tocco di vivacità anche al più cupo degli ambienti. Come tutte le bulbose, anche il Caladio gode di un ciclo vegetativo ben definito, purtroppo le sue spettacolari foglie dopo un certo periodo di bellezza e turgore, inevitabilmente, inizieranno a perdere tono. Profumate e di colore bianco o verdastre le sue infiorescenze.

 

La Kentia, Kenzia o pianta di Howea, è una delle palme più comunemente coltivate in casa. Nativa delle aree australiane, vegeta bene a temperatura ambiente, soprattutto sopporta tipici microclimi caldi e secchi delle abitazioni in periodo invernale. Come tutte le altre piante in rassegna, anch’essa ama posti poco luminosi, anche se richiede annaffiature regolari, durante l’inverno richiede di essere annaffiata una volta a settimana, mentre da primavera all’autunno, anche ogni due giorni; d’estate può essere riposta all’esterno, purché sistemata in un’area riparata dal vento. Sebbene abbia una crescita molto lenta, questa pianta in particolari condizioni naturali può raggiungere altezze stratosferiche, oltre i 15 metri, riposta in casa può innalzarsi massimo fino ai 3 metri di altezza. La pianta può dare vita a infiorescenze: una sorta di spiga con fori all’interno dei quali trovano posto i fiori.

 

La Chamaedorea, conosciuta anche come palma della fortuna, è una pianta originaria del Messico e del Guatemala. Vegeta bene in aree con poca luce o a mezz’ombra (la crescita sarà più lenta), l’unica accortezza è quella di impiegare in vaso terreno particolarmente fertile e sistemare la pianta in aree con un buon ricircolo d’aria con luce del sole che non colpisce direttamente le foglie. L’habitat ideale per questa pianta ornamentale dalle belle fronde ariose, è dato da un ambiente con una temperatura piuttosto umida di 14-15 °C, durante il periodo estivo tollera bene anche le temperature medio-alte fino a un massimo 24-26°. Per favorire l’umidità ed evitare che le foglie avvizziscono, sarà necessario, di tanto in tanto, vaporizzare la chioma con acqua, possibilmente demineralizzata e a temperatura ambiente.

 

Prendersi cura delle piante durante l’inverno

Alcune regole per far vivere bene le tue piante d’appartamento durante il periodo invernale:

  • Bassi livelli di luce, correnti d’aria fredda e riscaldamento centralizzato, possono soffrire più del dovuto la stagione invernale.
  • Sistema le piante in modo tale che vengano quanto più possibile illuminate dalla luce naturale. Pulire le foglie dalla polvere cosicché possano sfruttare al meglio la luce naturale disponibile.
  • Non lasciare le piante in zone con correnti d’aria o troppo vicino a camini e radiatori. Toglie le piante dai davanzali durante i periodi di notti gelide, i davanzali possono facilmente diventare gelidi e far soffrire le piante.
  • Aggiungi acqua alle piante solo quando il terreno è completamente asciutto al tatto.

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