uova

Ultimo aggiornamento: 23/04/2024

Chiunque abbia acquistato delle uova si sarà per almeno una volta chiesto se queste vanno conservate in frigorifero oppure a temperatura ambiente. Nei supermercati le troviamo sempre in scaffali non refrigerati, almeno in Europa; in America, infatti, quasi sempre le uova sono esposte in celle frigorifere. Il perché di questa differenza è sostanzialmente da ricercarsi nel trattamento: mentre in Europa, le uova vengono prelevate dalla deposizione e subito inscatolate, in America la prassi vuole che prima di essere messe in vendita il guscio venga preventivamente trattato per eliminare eventuali residui fecali che potrebbero veicolare la Salmonella o altri agenti batterici.

Tuttavia, tale trattamento può destabilizzare la permeabilità del guscio rendendolo più facile all’attacco dei batteri, ragion per cui si preferisce conservare le uova in un ambiente più freddo, quindi meno incline alla proliferazione di batteri. Nel nostro continente le uova non sono sottoposte a questo particolare trattamento, ecco perché vengono conservate a temperatura ambiente. Se ami le uova prova questa semplice ma deliziosa ricetta: Uova al pomodoro strapazzate.

Le uova vanno in frigo? Ecco cosa dice la scienza

Le uova vanno in frigo?
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L’interesse della comunità scientifica per la conservazione delle uova ha portato a un dibattito approfondito sul fatto se debbano essere conservate in frigorifero o meno. Una ricerca condotta dalla dottoressa Deana Jones, esperta di tecnologia alimentare presso il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), ha dimostrato che la refrigerazione non solo preserva la qualità del guscio delle uova, ma può anche prevenire la perdita di peso a temperature più basse. Le uova conservate a temperatura ambiente (22°C) mostrano una diminuzione significativa della qualità del tuorlo entro le prime 24 ore, mentre quelle refrigerate mantengono la freschezza per un periodo più lungo (leggi approfondimento)

In ogni caso il consiglio è quello, dopo aver maneggiato le uova, di lavare accuratamente le mani, i batteri depositati sul guscio potrebbero facilmente contaminarle e, di conseguenza, annidarsi nel nostro organismo per via diretta, ad esempio portando le mani in bocca, che indirettamente, ovvero contaminando altri cibi consumati crudi.

Anche la pratica di utilizzare il guscio dell’uovo per separare il tuorlo dall’albume è una pratica altamente rischiosa che potrebbe favorire il passaggio dei germi presenti sul guscio all’interno dell’albume o del tuorlo, sempre quindi meglio ricorrere a un separatore di uova.

Quella di lavare le mani dopo aver maneggiato le uova cruda è una pratica quasi scontata, eppure una recente ricerca svolta in Australia ha dimostrato che ben il 43% di un campione di persone adulte australiane ne è incurante. Uno degli autori dello studio ha dichiarato: “La nostra ricerca mostra che le persone hanno molte più probabilità di lavarsi sempre le mani dopo aver mangiato altri cibi crudi rispetto alle uova, ad esempio molti meno intervistati (23%) hanno affermato di non lavarsi sempre le mani dopo aver maneggiato carne cruda o pollame” e continua: “Le persone devono ricordare che le uova in guscio, così come qualsiasi alimento crudo, possono rappresentare un rischio di intossicazione alimentare, è quindi importantissimo lavare sempre le mani dopo aver maneggiato le uova”.

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