Ultimo aggiornamento: 17/09/2022
Secondo una nuova ricerca, ognuno di noi mediamente possiede cinque account di social media, iscrizioni che ci “costringono” a un costante controllo, circa 85 volte al giorno. A quanto pare sui social media trascorriamo quotidianamente almeno 1 ora e 40 minuti. Un dato che ci rivela come siamo sempre più in simbiosi con tablet e smartphone, croce e delizia del nostro vivere quotidiano. Grazie a un’indagine dell’Osservatorio nazionale adolescenza scopriamo anche che 5 ragazzi su 10 ammetto di trascorrere, nel tempo libero, da 3 a 6 ore con uno smartphone in mano, così come che 6 adolescenti su 10 stanno spesso svegli fino all’alba per chattare e giocare con gli amici.
Se da un lato questi dispositivi hi-tech ci facilitano la vita, dall’altro possono essere causa di diversi problemi, anche legati alla salute. Ad esempio, diversi studi confermano che l’utilizzo costante dello smartphone fa invecchiare precocemente la pelle, ma non solo…
Attenzione ai batteri…
Secondo una ricerca svolta dal microbiologo James Francis, uno smartphone potrebbe ospitare più batteri rispetto a una tavoletta del water! Lo poggiamo ovunque: al bar, sulle sedie, nella borsa insieme a mille altri oggetti, lo teniamo spesso in mano anche quando mangiamo, così il nostro inseparabile telefono diventa un ricettacolo di batteri che non vedono l’ora di saltare sul viso. Makeup e sudore, a contatto con lo schermo dello smartphone, creano un ambiente ideale per trasferire germi e batteri sulla tua pelle. Ricorda quindi di pulire il telefono quotidianamente con salviettine detergenti
La luce emessa dal tuo cellulare può danneggiare la pelle
Nel tentativo di immortalarci in uno scatto perfetto per Instagram o per qualche altro social media, per ironia della sorte, renderemo il nostro viso più sofferente. L’High Energy Visible, luce visibile ad alta energia, conosciuta anche con la sigla HEV, emessa anche dagli smartphone, con una lunghezza d’onda di 4-500 NM, penetrerebbe più velocemente e più intensamente nella pelle rispetto ai raggi UV del sole, macchiando e danneggiando la cute, provocando la perdita di collagene, rendendo la pelle più debole, a rischio rossore e pigmentazione. Inoltre, i raggi HEV potrebbero avere un impatto diretto sul DNA, modificando i processi cellulari e favorendo l’invecchiamento cutaneo. La ricerca sugli effetti specifici dell’HEV è ancora in via di sviluppo, ma già le prime indicazioni non lasciano scampo.
Evita l’uso degli smartphone per scattare selfie in continuazione o consultare le tue app molto di frequente, usa il dispositivo solo quando strettamente necessario; cerca soprattutto di non utilizzare il telefono all’aperto, il display riflette la luce UV sulla pelle raddoppiando il danno; compra per il tuo smartphone una pellicola dotata di filtro HEV.
Insonnia e rughe sono dietro l’angolo
Quando ci si corica, si dovrebbe spegnere lo smartphone o il tablet e magari facilitare il sonno con la lettura di un buon libro. Spesso invece anche a letto si insiste nella lettura su dispositivi digitali, affaticando la vista, “strizzando” più volte gli occhi per cercare di mettere a fuoco quel piccolissimo testo che appare sul minuscolo schermo, con la conseguenza, a lungo andare, di favorire la comparsa delle rughe intorno gli occhi. Uno studio dimostra che i bambini che fanno uso di smartphone e tablet prima addormentarsi, corrono un rischio doppio di passare una notte di sonno disturbato rispetto ai bambini che non fanno uso di tali dispositivi digitali (fonte). E non è una questione legata al solo mondo dei bambini.
Per questi e per tanti altri motivi, cerca di non utilizzare smartphone e tablet la sera, soprattutto un’ora prima di andare a letto. Se non riesci a dormire, forse la colpa è anche della tua camera da letto, leggi qui.