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Una recente ricerca pubblicata sul Communication Chemistry ha gettato nuova luce sull’odore corporeo nei bambini e negli adolescenti, spiegando finalmente perché i genitori possono percepire differenze distintive nell’odore emanato dai loro figli a seconda delle diverse età. Il fascino degli odori umani è stato esplorato attraverso un approccio innovativo che ha coinvolto l’analisi chimica dei composti presenti sotto le ascelle di bambini e adolescenti.

Lo studio ha coinvolto un gruppo di 36 partecipanti, divisi equamente tra bambini di età inferiore ai 3 anni e adolescenti post-pubertà (14-18 anni). Indossando piccoli cerotti di cotone sotto le loro magliette durante la notte, i partecipanti sono stati invitati a evitare l’uso di prodotti profumati e cibi particolarmente pungenti nei giorni precedenti al test. I risultati hanno rivelato una serie di differenze significative nell’odore corporeo tra le due fasce d’età. Mentre i campioni prelevati dai bambini piccoli emettevano profumi simili a fragranze floreali, quelli degli adolescenti erano caratterizzati da una miscela più complessa di odori, tra cui note di sudore, urina e, sorprendentemente, uno strano “odore di capra”.

I risultati dello studio

L’analisi dei composti estratti dai cerotti di cotone ha rivelato differenze significative tra le due fasce d’età, compresi due composti steroidei presenti solo nei campioni degli adolescenti. Questi composti, presumibilmente derivanti da precursori delle ghiandole sudoripare attivate durante la pubertà e convertiti in steroidi dai microbi cutanei, contribuiscono all’odore distintivo degli adolescenti. Inoltre, sono stati individuati livelli più elevati di composti di acido carbossilico nei campioni degli adolescenti, responsabili di un odore che evoca muffa, formaggio e, appunto, capra, suggerendo che le differenze nell’odore corporeo sono influenzate dalla produzione di sudore e sebo, che aumenta durante la pubertà.

Tuttavia, è importante sottolineare che la ricerca non sostiene l’idea che tutti gli adolescenti abbiano un odore peggiore rispetto ai bambini; le esperienze personali possono variare ampiamente e l’interpretazione degli odori è soggettiva.

Comprendere meglio le sfumature dell’odore corporeo potrebbe portare a sviluppare nuovi approcci per il trattamento dei disturbi della pelle, la creazione di profumi personalizzati e una maggiore consapevolezza delle dinamiche sociali legate alla percezione olfattiva. Lo studio offre ulteriori spunti per nuove ricerche sull’interazione tra microbiota cutaneo, secrezioni ghiandolari e percezione olfattiva.

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