Ultimo aggiornamento: 16/04/2024
Gli scienziati hanno scoperto un passaggio chiave nel processo di guarigione delle ferite che viene rallentato dall’invecchiamento o da malattie come il diabete.La ricerca pubblicata su Nature fa riferimento a una particolare molecola coinvolta nella guarigione dei tessuti che, quando iniettata in modelli animali, comporta una drastica accelerazione della chiusura della ferita, fino a 2.5 volte più rapidamente.
Il professore Mikaël Martino, dell’Australian Regenerative Medicine Institute (ARMI) della Monash University di Melbourne, a capo della ricerca, ha dichiarato: “la scoperta potrebbe trasformare la medicina rigenerativa, perché fa luce sul ruolo cruciale dei neuroni sensoriali nell’orchestrare la riparazione e la rigenerazione dei neuroni”.
I ricercatori hanno scoperto che, durante il processo di guarigione delle ferite, le terminazioni dei neuroni sensoriali crescono nella pelle danneggiata e nei tessuti muscolari, comunicando con le cellule immunitarie attraverso un neuropeptide chiamato peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP).
Si è quindi appurato che la rimozione selettiva dei neuroni sensoriali nei topi riduce il CGRP aumentando significativamente il tempo necessario alla guarigione delle ferite cutanee e la rigenerazione muscolare dopo un infortunio.
“Sorprendentemente, questo neuropeptide agisce sulle cellule immunitarie per controllarle, facilitando la guarigione dei tessuti dopo un infortunio. Sfruttando le interazioni neuro-immunitarie, il team mira a sviluppare terapie innovative che affrontino una delle cause profonde della compromissione della guarigione dei tessuti, offrendo speranza a milioni di persone”, ha affermato il prof. Martino, che continua “Sfruttare il potenziale di questo asse neuro-immuno-rigenerativo apre nuove strade per terapie efficaci, sia come trattamenti autonomi che in combinazione con approcci terapeutici esistenti”.