Una nuova ricerca ha messo in luce come il consumo di snack ricchi di amido aumenta il rischio di morte per malattie cardiache, cancro e tutte le altre cause del 50% e che, viceversa, mangiare frutta a pranzo e verdura a cena può ridurre drasticamente il rischio di morte per tutte le cause del 34 percento. La ricerca, pubblicata sul Journal of American Heart Association, ha esaminato nell’arco di 12 anni modelli e abitudini alimentari di 21.503 partecipanti.
Al bando quindi, secondo la ricerca, l’abitudine costante di pranzare con alimenti a base di carni rosse o lavorate, formaggi interi ricchi di grassi saturi e cibi altamente trasformati, come ad esempio pane bianco, patatine e cereali raffinati. Dai dati emerge altresì che consumare spuntini a base di frutta abbassa il rischio di mortalità e che, viceversa, consumare abitudinariamente cibi ricchi di amido (gli studiosi menzionano derivati delle patate bianche, le classiche ‘chips’) dopo i pasti principali fa registrare maggiori rischi di mortalità.
“Le persone sono sempre più preoccupate per ciò che mangiano e quando mangiano”, ha affermato il prof. Ying Li dell’Università di Harbin, in Cina, a capo dello studio, che ha aggiunto: “Il nostro team ha cercato di comprendere meglio gli effetti che i diversi alimenti hanno quando vengono consumati in determinati pasti”.