Ultimo aggiornamento: 22/09/2021
L’anno di nascita di una persona non è legato alla propria salute fisica, ci sono persone anagraficamente molto giovani ma che manifestano sintomi e malattie che tipicamente si scoprono in età più avanzata, e, viceversa, persone con qualche anno in più, ma che fisicamente dimostrano capacità paragonabili a quelle di persone molto più giovani. Ecco perché, oltre a parlare di età anagrafica o psicologica, è importante introdurre anche il concetto di età del corpo, ovvero quel valore che esprime l’efficienza del fisico rapportandolo a quelle che sono le normali attività svolte nel quotidiano, una misura che rende l’idea di quanto si è in forma, indipendentemente dall’età anagrafica.
In passato, il modo migliore per determinare l’età del corpo era tipicamente un test su tapis roulant volto a misurare la potenzia aerobica massima, o VO2 max, ovvero la quantità massima di ossigeno che il corpo può utilizzare durante l’esercizio fisico. Più era alto il valore, maggiore era la propria forma fisica. Recentemente, una nuova ricerca – leggi i dettagli più sotto – ha permesso di mettere a punto un nuovo metodo che aiuta chiunque a capire l’età del proprio corpo. Il metodo tiene conto di numerose variabili, tra cui il peso, la frequenza e l’intensità dell’esercizio fisico, la frequenza cardiaca massima, la pressione sanguigna, la misurazione del girovita, il peso e altri parametri.
A differenza degli anni anagrafici, l’età del corpo può essere abbassata, e così dovrebbe essere soprattutto se il valore risulta più alto dell’età anagrafica. Con una età del corpo più bassa, la qualità della vita migliora e si è meno soggetti ad ammalarsi di malattie cardiocircolatorie, così come si è in grado di fare di più con meno fatica.
Anche se può sembrare ovvio, il modo migliore per abbassare l’età del proprio corpo è quello di praticare attività fisica. In una ricerca condotta da Pamela Peeke, professoressa di medicina presso l’Università del Maryland, che ha lavorato allo studio con Ulrik Wisloff della Norwegian University of Science and Technology, è stato documentato l’impatto dell’attività fisica sull’età del corpo. Il team di ricerca ha preso in esame più di 4mila partecipanti alle Olimpiadi degli Anziani (svolte nello stato del Midwest – Minnesota – e i cui partecipanti, per poter competere ai Giochi dovevano avere un’età superiore ai 50 anni). I risultati sono stati molto significativi, anche se gli atleti avevano un’età media di 68 anni, l’età media del loro corpo era di 43 anni. Interessante anche le dichiarazioni della d.ssa Peeke: “Gran parte degli atleti ha iniziato a praticare attività fisica in modo serio e costante abbastanza avanti con gli anni, me compresa… alcuni di noi praticavamo attività fisica al college, ma poi gran parte di noi, vuoi per il lavoro, vuoi per gli impegni familiari, ha smesso di praticare sport per un bel po’”. Insomma, fortunatamente non c’è bisogno di essere dei campioni olimpici per raggiungere questi traguardi, né è mai troppo tardi per iniziare, basta seguire opportuni consigli e chiunque può riuscirci.
Per calcolare l’età del corpo, visita questo link oppure vai sul sito WorldFitnessLevel.org. Se i risultati che otterrai saranno superiori alla tua età anagrafica, segui i consigli che trovi più in basso nel paragrafo “Tre metodi per ringiovanire il proprio corpo“. Ma di quanto si dovrebbe abbassare l’età del proprio corpo? Più si riesce ad abbassarla meglio è naturalmente, ma anche arrivare a 2-5 anni sotto la tua vera età può essere utile. Ripeti il testo dopo quattro mesi e valuta i miglioramenti.
È importante rivedere la dieta e svolgere attività fisica contemporaneamente
Interessante anche un altro studio che attesta che per condurre una vita sana e ottenere risultati migliori nel lungo termine, non basta rivedere il proprio regime dietetico o aumentare l’attività fisica, oppure decidere di dedicarsi prima a una, poi all’altra, secondo la ricerca svolta dal ricercatore Abby King e suoi colleghi presso la Stanford University, è necessario intervenire su entrambi i fronti. Nello studio sono state coinvolte 200 persone di età superiore ai 44 anni, la cui dieta e l’attività fisica svolta erano ben al di sotto degli standard che si possono classificare come “sani”.
Tre metodi per ringiovanire il proprio corpo
1 – Ogni giorno cammina facendo almeno 10mila passi
Un programma di esercizio fisico strutturato può essere scoraggiante, ecco perché la professoressa Peeke raccomanda di concentrarsi sul movimento per tutto l’arco della giornata. Per fare questo, utilizza un contapassi o a anche una semplice app per smartphone (qui ne trovi una per Apple iPhone, qui una se il tuo smartphone è Android) in grado di contare i passi. L’obiettivo è di arrivare a percorrere giornalmente almeno 10mila passi.
Per riuscirci prova a fare le scale a piedi durante le pause di lavoro, se possiedi un cane portalo a fare una passeggiata, cammina ogni volta che parli al telefono… Compra online il braccialetto Xiaomi, il fitness tracker a basso costo con la funzionalità contapassi.
2 – Varia l’intensità dell’esercizio fisico
Una volta che sei riuscito a raggiungere l’obiettivo dei 10mila passi al giorno, prova ad aggiungere intensità all’attività fisica che compi. Ad esempio potresti scegliere di camminare più veloce, percorrere un sentiero a piedi, praticare strade in salita, o, ancora, decidi di fare più volte durante l’arco del giorno le scale. Perché è importante l’intensità? “Ti aiuterà a ridurre il grasso corporeo più efficientemente, in modo da diminuire la circonferenza della vita e il peso, due importanti parametri del test per monitorare l’età del corpo”, spiega Peeke. Per non affaticare troppo il corpo, alterna i giorni in cui ti muoverai con più intensità a quelli in cui svolgerai un’attività fisica più pacata e tranquilla.
3 – Allenamento sotto sforzo
Anche se l’esercizio aerobico dovrebbe essere il pilastro della tua attività fisica, non dimenticare l’allenamento sotto sforzo. Una nuova ricerca ha messo in evidenza che l’allenamento con sforzo fisico aiuta a ridurre il restringimento del cervello legato all’avanzare dell’età, soprattutto dopo i cinquant’anni, spiega sempre Peeke. Di questo tipo di attività si dovrebbe beneficiari almeno due volte a settimana, praticando squat, flessioni o altre tipologie di esercizio, ovviamente senza mai strafare e sempre dopo aver chiesto consulto al proprio medico curante.
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