Un recente studio pubblicato sulla rivista BMC Psychiatry ha rivelato un’interessante correlazione tra l’attività fisica concentrata nei fine settimana e un minor rischio di ansia tra gli adulti. La ricerca suggerisce che anche coloro che non riescono a mantenere una routine di esercizio costante durante la settimana possono comunque ottenere significativi benefici per la salute mentale concentrando il loro sforzo fisico tra il sabato e la domenica. Precedenti studi avevano anche appurato come l’attività fisica può combattere la depressione.
Sebbene i risultati siano promettenti, lo studio non può dimostrare un rapporto di causalità diretta tra attività fisica e riduzione dell’ansia, inoltre i dati sull’attività fisica si basano su autovalutazioni dei partecipanti, che potrebbero non essere sempre precise. Futuri studi potrebbero approfondire ulteriormente il legame tra esercizio fisico e salute mentale, magari utilizzando dispositivi di monitoraggio per raccogliere dati più oggettivi sull’attività fisica.
La scoperta potrebbe cambiare il modo in cui vengono formulate le raccomandazioni sull’attività fisica, offrendo un’alternativa pratica e accessibile a chi ha uno stile di vita frenetico. L’importante è muoversi, indipendentemente da quando e come lo si fa!
Si chiama Weekend Warrior
Il termine “Weekend Warrior” si riferisce a coloro che svolgono la maggior parte o l’intera attività fisica durante il fine settimana, invece di praticarla durante l’intera settimana, una pratica che risulta comune tra persone con impegni lavorativi e familiari che limitano il tempo disponibile per l’esercizio fisico. Prima di questo studio si riteneva che l’attività fisica dovesse essere costante e regolare per offrire i maggiori benefici per la salute fisica e mentale, ma la nuova ricerca indica che l’esercizio concentrato nei fine settimana può comunque avere un impatto significativo sul benessere psicologico.
Metodologia adottata dallo studio
La ricerca ha analizzato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) raccolti tra il 2007 e il 2012; i ricercatori hanno valutato i modelli di attività fisica dei partecipanti e li hanno correlati alla presenza di sintomi di ansia.
L’analisi si è basata su:
• Regressioni logistiche multivariate, per stabilire la relazione tra attività fisica e rischio di ansia;
• Analisi di sottogruppi, per osservare come variabili socioeconomiche e sanitarie influenzassero l’associazione;
• Spline cubiche ristrette, per individuare eventuali trend non lineari nei dati.
I partecipanti sono stati suddivisi in quattro categorie:
1. Inattivi (coloro che non svolgevano alcuna attività fisica);
2. Insufficientemente attivi (coloro che praticavano attività fisica in quantità inferiore rispetto alle raccomandazioni);
3. Weekend Warriors (coloro che concentravano l’attività fisica nei fine settimana);
4. Regolarmente attivi (coloro che svolgevano attività fisica in maniera costante durante la settimana).
I risultati emersi dalla ricerca
I dati emersi dallo studio hanno evidenziato una chiara correlazione tra attività fisica e riduzione del rischio di ansia.
• Rispetto agli individui inattivi, i “Weekend Warriors” avevano un rischio di ansia inferiore del 35%
• Anche gli individui insufficientemente attivi e quelli regolarmente attivi mostravano un rischio inferiore di ansia rispetto agli inattivi.
Chi ne beneficia di più?
Lo studio ha inoltre analizzato alcuni fattori socioeconomici e sanitari per capire se la correlazione tra attività fisica e ansia variava tra diversi gruppi di popolazione.
• Il beneficio del modello “Weekend Warrior” risultava particolarmente evidente tra le persone con basso reddito, misurato dal Poverty Income Ratio (PIR). Questo suggerisce che l’esercizio fisico può essere una strategia accessibile ed efficace per migliorare la salute mentale anche in contesti economicamente svantaggiati.
• Gli individui affetti da diabete sembravano trarre un vantaggio particolarmente significativo dal modello WW, probabilmente grazie agli effetti positivi dell’attività fisica sulla gestione dello stress e del metabolismo.
Perché l’attività fisica riduce l’ansia?
L’attività fisica ha un impatto benefico sul cervello e sul sistema nervoso, aiutando a ridurre i sintomi dell’ansia attraverso diversi meccanismi:
• Regolazione dei neurotrasmettitori: l’esercizio fisico stimola la produzione di serotonina, dopamina e endorfine, sostanze chimiche che migliorano l’umore e riducono lo stress.
• Riduzione dell’infiammazione: l’attività fisica regolare aiuta a diminuire i livelli di infiammazione sistemica, un fattore spesso associato ai disturbi d’ansia.
• Miglioramento del sonno: praticare sport contribuisce a migliorare la qualità del sonno, un elemento cruciale per ridurre i livelli di ansia.
• Distrazione e gestione dello stress: l’attività fisica offre una pausa dai pensieri negativi e aiuta a migliorare la resilienza allo stress quotidiano.