Ultimo aggiornamento: 15/03/2024
Dopo la calura estiva il nostro prato è sofferente, alcune zone di erba si sono ingialliate, altre necessitano di essere rinfoltite, ecco allora che una guida su come far riacquistare il verde perso al prato e come rigenerarlo può essere davvero tornare comoda. Ricorda che i mesi autunnali sono quelli ideali per sistemare il prato e “coccolarlo” affinché, nelle belle giornate primaverili, possa regalare momenti di gioia nel verde.
Come rigenerare il prato in generale
La prima operazione da compiere è quella di rasare l’eventuale erba alta, portandola a un’altezza massima di 2 cm (se l’erba dovesse essere molto alta, meglio effettuare due tagli a distanza di una settimana, è una buona pratica per non stressare troppo il manto erboso) poi, sarà necessario rimuovere dal prato i residui di erba secca che col tempo si sono depositati così da far respirare terreno ed erba. Questa operazione, spesso non molto considerata, è importante tanto quanto altre operazioni come l’apporto idrico, il controllo delle malattie, e la concimazione.
Uno strato di erba troppo secca depositato sul fondo del prato, interferisce con la disponibilità dell’acqua, così come con gli elementi nutritivi e d’ossigeno, tutti elementi fondamentali per le radici dell’erbetta. Puoi renderti conto se è il caso di arieggiare il prato se, in seguito alla pioggia, l’acqua fa fatica ad essere assorbita dal terreno, oppure quando, durante il periodo estivo l’erba cresce a fatica e il suolo è particolarmente compatto e duro.
Per arieggiare il prato esistono degli appositi attrezzi, in primis un rastrello (scarificatore manuale) in grado di “agganciare” l’erba secca depositata sul fondo del terreno e di farla affiorare in superficie. Compralo qui.
Un altro attrezzo molto utile, da utilizzare dopo avere compiuto l’operazione di rastrellare ed eliminare il feltro, è rappresentato da una sottoscarpa chiodata (comprala qui) che, una volta indossata, ti darà la possibilità di calpestare il prato creando dei fori nel terreno ossigenando la zona radicale del prato e il terreno circostante. In questo modo i fertilizzanti ed elementi nutritivi penetreranno meglio nel terreno, raggiungendo più facilmente le radici, l’acqua sarà assorbita più efficacemente dal suolo e anche il suolo, divenuto troppo compatto, sarà reso più sciolto.
Come riseminare le aree danneggiate
Elimina eventuali residui di erba, zappetta la superficie del terreno rimovendo probabili erbacce infestanti, poi riporta un leggero strato di 4-5 mm di terriccio da prato (70% sabbia 30% torba), così da creare il giusto habitat per i semini che andrai a seminare. Procurati dei semi adatti al tuo prato (per prati in ombra, soleggiati, fortemente calpestati e via dicendo e comunque della stessa specie già presente nel prato, semi diversi potranno dar vita a zone d’erba con colorazione diversa, risultando antiestetiche); l’operazione di semina va eseguita seguendo il dosaggio consigliato (generalmente 15-25 g/mq), l’unica accortezza è quella di seminare in modo omogeneo, magari adoperando un’apposita seminatrice qualora il terreno da coprire sia di vaste dimensioni.
Dopo la semina sarà opportuno procedere con la rullatura del terreno, in questo modo il seme affonderà nel terreno di germinazione attecchendo nel modo migliore e nascondendosi da uccelli o altri “predatori”. Puoi anche ricoprire i semi con un mix molto leggero di terriccio e compost. Puoi rullare il terreno anche con un attrezzo di fortuna, basta un’asse di legno da spostare progressivamente sul terreno seminato, una volta riposto l’asse sul terreno ti basterà salirci sopra facendo un po’ di pressione con le gambe.
Dalla semina puoi ottenere un risultato migliore se fai pre-germinare i semi: in una ciotola aggiungi del compost umido e riponi nello stesso i semi, ricopri la ciotola con una pellicola trasparente, va benissimo quella impiegata in cucina. Sistema la ciotola in un luogo riparato e non troppo freddo (la temperatura deve essere non inferiore ai 15°). Dopo un paio di giorni controlla se i semi hanno dato vita a piccole radici, in caso positivo semina e procedi come di consueto.
Concima adoperando un fertilizzante naturale ad alto contenuto di fosforo. Per almeno un paio di settimane dalla semina, o comunque fino a quando non compariranno i primi fili di erba, abbi cura di mantenere il terreno umido, il clima autunnale dovrebbe avvantaggiarti in questo, oppure irrora con l’acqua fatta cadere a pioggia leggera, così da non scavare e far fuoriuscire dal terreno il seme. Il periodo migliore per irrigare è la mattina presto.
Dopo un mese dalla semina, procedi con una concimazione di sostegno, in questo caso puoi adoperare concimi a base di azoto (compralo qui).
Seguendo questi piccoli accorgimenti potrai godere di un ottimo prato anche nel periodo autunnale, godendone poi appieno nella stagione primaverile.