Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui vengono raccolti i frutti e gli ortaggi, con robot intelligenti che imitano la destrezza e le capacità di gestione degli esseri umani e che sempre di più vengono impiegati nell’agricoltura. In quest’ottica, ricercatori dell’Università di Cambridge hanno sviluppato un robot che utilizza l’apprendimento automatico per selezionare la qualità della lattuga; soprannominato “Vegebot”, è stato progettato per identificare la lattuga iceberg e quindi decidere in autonomia se il suo grado di crescita è ottimale per procedere con la raccolta, in caso positivo sarà lo stesso robot a raccogliere la lattuga senza danneggiarla.
Il Vegebot è stato inizialmente addestrato per identificare e raccogliere il delicato raccolto di lattuga iceberg -uno dei tipi di insalata più consumata – in un laboratorio e ora ha effettuato test di successo in una serie di coltivazioni sul campo, in collaborazione con Gs Growers, una cooperativa ortofrutticola locale. Sebbene il prototipo non sia veloce o efficiente come l’uomo, dimostra come l’uso della robotica in agricoltura possa essere ampliato, anche per colture come la lattuga iceberg notoriamente difficili da raccogliere meccanicamente, soprattutto per la loro delicatezza. “Stiamo anche raccogliendo molti dati sulla lattuga, dati che potrebbero essere utilizzati per migliorare l’efficienza del raccolto, ad esempio valutando quali campi hanno i più alti rendimenti”, ha affermato Josie Hughes, coautore della ricerca. “Dobbiamo ancora accelerare il nostro Vegebot fino al punto in cui potrebbe competere con un umano, ma pensiamo che i robot abbiano un grande potenziale in campo agro-tecnologico”.
“Ogni campo coltivato è diverso, ogni lattuga è diversa”, ha dichiarato Simon Birrell, del dipartimento di ingegneria di Cambridge. “Ma se riusciamo a far funzionare una mietitrebbia robotica con lattuga iceberg, potremmo farlo funzionare anche con molte altre colture”, ha aggiunto Birrell.
Lo scorso mese di marzo 2019, T&G Global ha annunciato che i mietitori robotici venivano utilizzati per effettuare un raccolto di mele in Nuova Zelanda. “Lo sviluppo di un raccoglitore automatico di mele richiede la risoluzione di una serie di complessi problemi tecnici in parallelo, dall’identificazione visiva dei frutti raccolti, alla manipolazione fisica per raccogliere il frutto senza danneggiarlo…” ha dichiarato Dan Steere, CEO di Abundant Robotics, azienda californiana che ha messo a punto i robot che raccolgono le mele.