Ultimo aggiornamento: 16/04/2024
Uno studio della Stanford University dimostra che gli smartphone potrebbero predire quando una persona è ubriaca con un’accuratezza del 98%. La ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Studies on Alcohol and Drugs, ha visto coinvolti 18 individui di età superiore ai 21 anni i cui modelli vocali sono stati analizzati da sensori per determinare se fossero ubriachi o meno. Brian Suffoletto, professore associato di medicina d’urgenza presso l’Università di Stanford negli Stati Uniti, ha dichiarato di essere sorpreso dall’accuratezza dei risultati, suggerendo che, debitamente approfonditi, potrebbero contribuire a ridurre incidenti e morti sulle strade dovute alla guida in stato di ebbrezza.”Sebbene non siamo pionieri nel mettere in evidenza i cambiamenti nelle caratteristiche vocali durante lo stato di ebrezza dovuto all’eccesso di alcol, credo fermamente che la nostra precisione superiore derivi dalla nostra applicazione di avanzamenti all’avanguardia nell’elaborazione del segnale, nell’analisi acustica e nell’apprendimento automatico”.
Cosa dice lo studio
Nello studio, ai partecipanti è stata somministrata una dose di alcol in base al loro peso corporeo e hanno dovuto finire le loro bevande entro un’ora; successivamente, sono stati sottoposti a una serie di scioglilingua. I partecipanti dovevano ripeterli ad alta voce ogni ora per un massimo di sette ore, mentre le loro voci venivano registrate dagli smartphone. Prima di bere, gli scienziati hanno misurato i livelli di alcol nel respiro dei partecipanti e hanno fatto registrare loro gli scioglilingua. I livelli di alcol nel respiro sono stati anche misurati ogni 30 minuti per sette ore.
Gli studiosi hanno quindi esaminato alcuni parametri come la frequenza e l’intonazione in incrementi di un secondo isolando la voce del parlante attraverso un apposito software; confrontando i risultati del livello di alcol nel respiro li hanno trovati sorprendentemente simili, indicando un’accuratezza del 98% dei risultati del modello sviluppato.
Sebbene il professor Suffoletto abbia affermato che sono necessari studi più ampi per confermare la validità dei risultati, ha aggiunto che il suo lavoro ha il potenziale per fornire “interventi just-in-time” per prevenire incidenti stradali e morti legati all’alcol in futuro: “Immaginate se avessimo uno strumento in grado di campionare passivamente i dati di un individuo mentre svolgeva la sua routine quotidiana e di sondare i cambiamenti che potrebbero indicare un episodio di consumo di alcol per sapere quando hanno bisogno di aiuto”. Fonte
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