L’Advisory on Social Media and Youth Mental Health del Surgeon General of the United States ha diramato un bollettino che alcune raccomandazioni volte all’utilizzo delle piattaforme social nei più giovani e al loro impatto sulla loro salute mentale. Nello specifico, l’articolo pubblicato sul Journal of Adolescent Health ha evidenziato potenziali collegamenti tra l’uso dei social media e la scarsa qualità del sonno, offrendo spunti di riflessione sulla correlazione tra le abitudini legate all’uso dei dispositivi elettronici e un migliore qualità del sonno.
Il prof. Jason Nagata, a capo della ricerca, ha dichiarato: “Assicurarsi che gli adolescenti dormano a sufficienza è fondamentale, poiché supporta la loro crescita e il loro sviluppo fisico e mentale… La nostra ricerca ha scoperto che lasciare le notifiche attive, anche in modalità silenziosa, porta a dormire meno rispetto allo spegnimento completo del telefono o al tenerlo fuori dalla camera da letto”.
Smartphone completamente spenti per dormire meglio
Secondo Nagata, gli adolescenti sono particolarmente sensibili alle notifiche del telefono, svegliandosi subito quando le ricevono. Anche in modalità silenziosa o vibrazione, potrebbero comunque controllare il telefono, diventando più attenti e attivi.
Nello studio, la presenza di TV o di dispositivi connessi a Internet è stata collegata a una riduzione del tempo di sonno e anche lasciare la suoneria attiva o impostare le notifiche su silenzioso o vibrazione è stato associato a una diminuzione del sonno rispetto allo spegnimento totale del telefono; nello specifico, la suoneria attiva aumenta del 25% il rischio di disturbi del sonno. Evitare quindi l’uso di social media o altri dispositivi elettronici prima di dormire, poiché attività come chattare, giocare, navigare online e guardare video sono associate a una diminuzione del sonno.
Il 16,2% degli adolescenti ha segnalato di essere stato svegliato da chiamate, messaggi o e-mail dopo aver tentato di addormentarsi e un quinto degli adolescenti ha dichiarato di utilizzare lo smartphone o altri dispositivi dopo essersi svegliati durante la notte, correlando questa attività a un minor riposo notturno.
Un altro studio – condotto dal 2018 al 2021 come parte dell’Adolescent Brain Cognitive Development Study – e che ha visto coinvolti 9.398 preadolescenti tra gli 11 e i 12 anni, ha raccolto dati sulle loro abitudini del sonno e sull’uso di schermi e social media. Un quarto dei partecipanti ha avuto disturbi del sonno, con il 16,2% svegliato da notifiche almeno una volta nella settimana precedente e il 19,3% che usava dispositivi se si svegliava durante la notte.