La NASA ha recentemente pubblicato un’animazione che illustra le temperature superficiali globali mese per mese, dal 1880 a maggio 2024. Questo maggio ha seguito i mesi precedenti (aprile, marzo, febbraio e gennaio) nel raggiungere nuovi massimi di temperatura media globale, continuando una tendenza iniziata da giugno a dicembre 2023. Bill Nelson, amministratore della NASA, ha dichiarato: “Le comunità di tutto il mondo stanno sperimentando in prima persona il caldo estremo in numeri senza precedenti”.
Nel novembre scorso, per la prima volta, la temperatura media globale ha superato di oltre 2°C i livelli preindustriali. Gli Stati Uniti, inoltre, hanno registrato l’inverno più caldo mai osservato.
Kate Calvin, scienziata e consulente senior sul clima presso la NASA, ha sottolineato: “Sappiamo che questi aumenti della temperatura sono guidati dalle nostre emissioni di gas serra e stanno avendo un impatto sulle persone e sugli ecosistemi in tutto il mondo.”
Un aspetto positivo è che la capacità di tracciare il quadro climatico globale e di interpretare i dati sta migliorando, permettendo previsioni più accurate. Tuttavia, è fondamentale agire sulla base di queste informazioni. “Stiamo fornendo dati climatici critici per migliorare vite e mezzi di sussistenza e a beneficio di tutta l’umanità”, afferma Nelson.
L’impatto sugli oceani e la stagione degli uragani
Gli scienziati stanno analizzando come le temperature oceaniche potrebbero influenzare la stagione degli uragani del 2024. Le temperature oceaniche sono rimaste elevate, con un aumento 1,18 gradi Celsius sopra la media nel periodo gennaio-aprile, secondo la NOAA. Nonostante il calo di El Niño, le temperature del mare, sia in superficie che in profondità, restano sopra la media in molti luoghi, come indicato da Josh Willis, oceanografo del Jet Propulsion Laboratory della NASA.
Willis attribuisce il riscaldamento degli oceani principalmente all’aumento delle emissioni di anidride carbonica. Negli ultimi decenni, circa il 90% del calore atmosferico in eccesso è stato assorbito dall’oceano, accumulandosi prevalentemente vicino alla superficie dell’acqua. “L’oceano è il volano del nostro clima”, ha detto Willis. “Poiché l’oceano copre più di due terzi della Terra, qualunque sia la temperatura della superficie del mare, il resto del pianeta segue”.